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Migranti: Ocse, accesso cittadinanza in Italia è basso

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Roma, 2 lug. (AdnKronos) – L’accesso alla cittadinanza per gli immigrati è basso in Italia. E’ quanto emerge dal rapporto Ocse intitolato ‘Indicators of Immigrant Integration 2015’ che è stato pubblicato oggi. La quota di cittadini tra la popolazione immigrata con almeno dieci anni di residenza, rileva l’organizzazione internazionale, è tra le più basse dell’Ocse, con meno di 2 su 5 migranti stanziali naturalizzati, rispetto a una media Ocse di 62% e 58% nell’Unione Europea.
In contrasto con quanto generalmente osservato in altri paesi, il tasso di naturalizzazione, sottolinea l’organizzazione internazionale, “è più elevato tra immigrati comunitari che non tra gli immigrati extracomunitari. Questo potrebbe riflettere la naturalizzazione degli immigrati romeni prima dell’adesione del loro paese all’Ue. Gli immigrati di origini africane e asiatiche hanno meno probabilità di essere naturalizzati”.
Un altro svantaggio per gli immigrati in Italia, rileva l’Ocse, è la mancanza di accesso alla proprietà d’abitazione, che al contrario è elevato per gli italiani. Gli immigrati tendono a vivere in abitazioni sovraffollate: più di due su cinque abitazioni hanno un numero di camere non sufficienti per le dimensioni del nucleo familiare (rispetto a meno di uno su cinque in sede Ocse) e il 13% manca di almeno due camere (8% trai i paesi Ocse).