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Migranti, scontri in Ungheria: polizia usa gas e idranti contro profughi

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Zagabria, 16 set. (Adnkronos) – – La polizia ungherese ha fatto uso di gas lacrimogeni e idranti contro la folla di centinaia di migranti che cercava di sfondare la barriera di confine al valico di Rosze, sul confine con la Serbia. Lo riferisce l’agenzia stampa Mti. I migranti, in maggior parte profughi siriani, sono bloccati al confine da quando la frontiera è stata chiusa ieri.
La polizia ungherese ha annunciato oggi di aver arrestato 367 migranti
che tentavano di entrare illegalmente nel paese: lunedì, prima che le nuove norme entrassero in vigore, 9.380 persone sono entrate in Ungheria.
All’indomani della chiusura delle frontiere ai migranti decisa dalle autorità ungheresi, un primo gruppo di rifugiati a bordo di un autobus proveniente dalla Serbia meridionale ha raggiunto il confine con la Croazia, nuova porta di ingresso nell’Unione Europea.
La Croazia, ha annunciato il primo ministro croato Zoran Milanovic, consentirà di attraversare il Paese ai rifugiati in arrivo dalla Serbia. “Possono passare e ci stiamo preparando per questa possibilità”, ha affermato il premier. “Avremo in mente – ha spiegato – innanzitutto gli interessi e la sicurezza della Croazia, ma non dimenticheremo che siamo esseri umani, cristiani prima di tutto”.
Milanovic ha anche riferito che oggi circa 150 migranti hanno raggiunto la Croazia e che “un numero ristretto” potrebbe essere trasportato in tutto il Paese. “Siamo pronti a canalizzare queste persone, non importa che colore o fede abbiano. Queste persone sono qui, sono donne, bambini e uomini che vogliono vivere e produrre, ma non vogliono stare in Croazia”.
Intanto proprio ieri l’Austria ha chiuso le frontiere meridionali e orientali di fronte al flusso di migranti.
Il commissario Ue agli Affari interni e all’Immigrazione, Dimitris Avramopoulos, parlando al Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Bruxelles ha sottolineato: “Proteggere le frontiere usando la violenza è incompatibile con i valori e i principi europei”.
Il trattato di Schengen è “il risultato più importante e più tangibile dell’integrazione europea e dobbiamo proteggerlo. Dobbiamo proteggere la libertà di movimento all’interno della Ue e proteggere le nostre frontiere esterne”, ha detto, condannando però l’uso della violenza.