Berna, 22 ago.(AdnKronos/Ats) – Berna ha allungato la lista degli aeroporti internazionali ritenuti “a rischio” d’immigrazione illegale, per i cui viaggiatori in partenza con destinazione la Svizzera esige dati personali. L’elenco include ora anche Abu Dhabi, Doha, San Paolo del Brasile, Pechino e Shanghai. Le compagnie aeree dovranno ormai comunicare a Berna i dati dei passeggeri per tutti i voli in provenienza da questi aeroporti.
“Consideriamo ‘a rischio’ i collegamenti aerei per i quali hanno potuto essere constatate molte migrazioni illegali”, ha spiegato al quotidiano romando Léa Wertheimer, portavoce della Sem, la Segreteria di Stato della migrazione. Circa un migliaio di persone entrano ogni anno illegalmente in Svizzera per via aerea, secondo la Segreteria. La lista degli aeroporti internazionali ritenuti “a rischio” esiste dall’ottobre 2011 e comprende una dozzina di siti, tra cui Mosca, Dubai e Dar es Salaam (Tanzania). La normativa per i cinque nuovi aeroscali entrerà progressivamente in vigore tra ottobre e novembre.
Le imprese di trasporto aereo che non si attengono alle direttive elvetiche rischiano oggi sanzioni fino a un milione di franchi, in base alla legge sugli stranieri. Questa regolamentazione dovrebbe essere prossimamente sostituita da un nuovo articolo di legge, più preciso, che prevede una multa di 4.000 franchi (16.000 “nei casi gravi”) per passeggero trasportato senza documenti di viaggio, visto o titolo di soggiorno necessario.