Home Nazionale Migranti: Zaia in Comitato Shengen, esodo biblico va fermato a monte

Migranti: Zaia in Comitato Shengen, esodo biblico va fermato a monte

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Roma, 17 giu. (AdnKronos) – “L’immigrazione dal Nordafrica è divenuta un esodo biblico ed è stata colpevolmente sottovalutata dal governo nazionale e dall’Unione Europea, da bocciare su tutti i fronti. Tra non molto verrà saturata tutta Italia, non solo il Veneto che, con 517 mila immigrati regolari già presenti dei quali 40 mila disoccupati, e altri 50 mila irregolari stimati, lo è già. I flussi vanno bloccati, intervenendo a monte del problema, non a valle come si sta facendo, realizzando centri di accoglienza e riconoscimento in Africa: se non in Libia dove c’è la guerra civile, in altri Paesi contermini, con i quali il Governo deve urgentemente aprire il dialogo e stringere accordi. In quel caso il Veneto è pronto a mandare tutti gli aiuti possibili dove serve: sanità, medici, infermieri, medicine, protezione civile”. Lo ha detto stamane il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, intervenendo in audizione alla Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione,  riunito a Roma a Palazzo San Macuto.
Zaia ha duramente criticato l’atteggiamento dell’Europa e del governo nazionale di fronte alla situazione e ha ammonito a “non chiamarla emergenza, perché è nota sin dal 2011, ma nessuno ha mai inteso occuparsene seriamente e oggi tutto quello che si fa è ricevere profughi scaricati da navi di Paesi che tengono ben chiusi i loro confini, chiedendo alle Regioni di guidare con gli occhi bendati e pretendendo anche che non facciano incidenti. In questo modo il problema non si risolverà mai e a brevissimo si arriverà all’accoglienza diffusa, se tale si può chiamare: ma a cielo aperto, nelle stazioni, nei giardini pubblici, lungo le strade. In alternativa non restano che le tendopoli, senza il benchè minimo rispetto della dignità umana”.