Milano, 30 nov. – (AdnKronos) – “Le risorse finanziarie dedicate all’emergenza casa sono state del tutto insufficienti a risolvere il problema: per i prossimi anni il Comune prevede poche decine di milioni mentre nella prossima legislatura bisogna avere in mente una cifra di almeno 1 miliardo di euro di investimenti, 200 milioni all’anno, da finanziare con fondi comunali, regionali, nazionali ed europei. Ma soprattutto, come Amministrazione cittadina, dovremo essere pronti a cedere qualcosa dell’attuale patrimonio comunale per ottenere queste risorse”. Così Corrado Passera, candidato sindaco di Milano, interviene sull’emergenza casa.
“Inoltre -aggiunge- il sindaco e le strutture comunali devono avere la regia complessiva di ciò che succede e deve succedere sul terreno comunale in termini di problemi abitativi: dalle case popolari all’housing sociale, dalle abitazioni in regime convenzionato a quello agevolato. Oggi si sovrappongono troppe diverse responsabilità con effetti molto negativi per i cittadini. Ultimo esempio la bonifica dall’amianto non ancora avviata nelle case Aler a Gratosoglio nonostante sia stata decisa da oltre un anno. Non bisogna poi dimenticare, come purtroppo avviene oggi, quella zona grigia di famiglie che non possono permettersi gli affitti di mercato ma hanno dei redditi che le escludono dalle graduatorie per le case popolari”.
“Non è tollerabile -conclude Passera- che in una città con oltre 25.000 famiglie che attendono una casa ci siano migliaia di appartamenti non assegnati, oltre a molti altri “lastrati” (cioè murati in attesa di future assegnazioni) o “sotto soglia”. Occorre dare ascolto a chi attende da troppo tempo che gli venga assegnato un alloggio e a chi si fa portavoce delle loro istanze”.