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Milano: Vitali, con noi Portello come Parc Güell, pronti 300 mln da investire

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Milano, 5 mag. (AdnKronos) – Il nuovo Portello come il Parco Güell di Barcellona, capace di calamitare l’attenzione dei turisti e diventare, in poco tempo, da area periferica a luogo più visitato e frequentato di Milano. E’ con queste caratteristiche che Cristian Vitali, amministratore delegato della Vitali Spa, il general contractor in gara con l’Ac Milan e Prelios per la riqualificazione dei padiglioni 1 e 2 del Portello, immagina la sua ‘Milano Alta’. “E’ un progetto a cui lavoriamo da due anni, ci credo fortemente e se dovessi scegliere – dice all’Adnkronos – non avrei dubbi”.
Di motivi per cui la Fondazione Fiera Milano – lo scorso 27 aprile si è data altre sei settimane per decidere – dovrebbe scegliere il polo multifunzionale di Vitali, l’amministratore delegato ne elenca parecchi. Prima di tutto, la sostenibilità finanziaria. “Siamo riusciti a intercettare l’interesse di un investitore internazionale come Stam Europe, che è disposto e ci ha confermato di voler investire oltre 100 mln di euro nel breve periodo e oltre 200 mln nel lungo”. Tra i progetti a cui ha lavorato Stam Europe ci sono ad esempio la nuova sede L’Oréal di Parigi o il Botanic Garden di Bruxelles.
Il secondo motivo ‘vincente’ è la sua “concreta e immediata fattibilità”. Milano Alta “è conforme – spiega Vitali – al piano urbanistico di Milano e all’accordo di programma sottoscritto lo scorso giugno dalla Fondazione. Di conseguenza, permette uno sviluppo più agevole, in quanto non c’è la necessità di varianti urbanistiche e lungaggini amministrative”. Si tratta di un progetto conservativo, che punta al recupero dell’esistente e non allo stravolgimento dell’area. “In fondo quello è un landmark, una delle porte storiche di Milano”.