Home Nazionale Moda: Marenzi (Smi), Cina problema relativo, pesa ancora la Russia

Moda: Marenzi (Smi), Cina problema relativo, pesa ancora la Russia

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Milano, 8 set. (AdnKronos) – La Cina per il comparto del tessile rappresenta un problema, ma di ordine tutto sommato relativo, soprattutto per quanto riguarda il monte della filiera. Di fatto, si tratta di un Paese il cui Pil cresce del 7,3% (secondo le stime diffuse dall’Ufficio nazionale di statistica che ha rivisto ieri il dato relativo al 2014 dal 7,4% al 7,3%, ndr). Dunque, ancora un luogo di grandi opportunità. L’aspetto preoccupante è dato dalla svalutazione dello yuan. Ma le esportazioni, del tessile in particolare, tengono, anzi crescono a doppia cifra. Nella prima parte dell’anno +12,7% e +9,8% a Hong Kong. Lo evidenzia con l’Adnkronos Claudio Marenzi, presidente dell’associazione confindustriale che rappresenta i produttori di moda, da monte a valle, Sistema Moda Italia.
“La Cina – evidenzia – non rappresenta ancora una fetta importante della nostra esportazione. Di fatto c’è molta speculazione. La crisi è stata acuita per ragioni speculative. Detto questo, il tessile cresce molto perché le aziende cinesi hanno bisogno di un upgrading almeno sotto il profilo del tessuto. Ecco che il prodotto è cinese, ma il tessuto è italiano. Dobbiamo piuttosto valutare le conseguenze – è l’invito di Marenzi – del deprezzamento dello yuan, ma penso che alla fine il comparto dovrebbe tenere “.
Per quanto riguarda il prodotto finito “sfatiamo il mito che la Cina sia l’Eldorado. E’ stata l’Eldorado – osserva – per i cento marchi più importanti al mondo fino a un anno fa. Quello che ha davvero rovinato il mercato non è stata questa crisi, ma sono state le sanzioni introdotte dal Governo contro la corruzione, che hanno tagliato drasticamente i consumi su abbigliamento e accessori”. Insomma, la Cina resta pur sempre un paese che “invece di crescere del 12 o del 14% cresce del 7%”.