Home Nazionale Moda: Marenzi (Smi), tornati a livelli pre-crisi ma serve sistema

Moda: Marenzi (Smi), tornati a livelli pre-crisi ma serve sistema

0

Milano, 6 nov. (AdnKronos) – La moda è “tornata ai livelli precrisi”, ma questo riguarda principalmente il valle della filiera, i marchi che vanno al pubblico. Il resto della filiera dei fornitori e subfornitori, dei semilavorati, soffre ancora. E manca ancora la capacità di fare davvero sistema e mettere insieme quella massa critica che renderebbe la moda italiana ancora più competitiva all’estero. Lo ribadisce il presidente di Smi, Claudio Marenzi, in occasione della sigla dell’accordo siglato oggi con Unicredit, finalizzato a sostenere chi, nel manifatturiero della moda, non ce la fa con le proprie gambe. Attraverso la piattaforma di reverse factoring messa a disposizione di Ucf l’azienda capofiliera può fornire ai subfornitori lo smobilizzo per cessione del credito che vantano nei confronti dell’azienda stessa. Grazie alla cessione del credito l’azienda può beneficiare del rating dell’azienda capofiliera con i vantaggi che ne conseguono.
Dare sostegno alla filiera è una “necessità. Il settore negli ultimi due anni, sia a monte sia a valle è cresciuto, quest’anno torneremo intorno a 54 miliardi, cioè livelli pre-crisi. Ma questa crescita – osserva Marenzi – non viene scaricata sulla filiera in modo uniforme. Tutto quello che è il semilavorato della catena soffre”. Restano i “25mila i cassintegrati nell’abbigliamento, che rappresentano una perdita gravissima di know how. L’accordo si inserisce all’interno di questa necessità. Abbiamo ridotto la percentuale di decrescita ma i posti di lavoro li stiamo ancora perdendo”. Marenzi fa anche presente che “le piccole quantità qualitativamente forti non servono a fare ripartire queste aziende e queste aree. Devono ripartire sulle grandi quantità per creare massa critica. Altrimenti i 25mila cassintegrati non li recuperiamo”.
“Quello che vogliamo fare con questo accordo – sottolinea il presidente di Smi – è dare la possibilità ad aziende medio grandi di essere capofila di aziende piccolissime per poter scaricare il rating della capofila sui piccoli fornitori. Alcuni grandi colossi già lo fanno come Gucci è Online the Brave, ma sono appunto colossi. I piccolissimi non ce la fanno da soli. Il sistema bancario non aiuta i piccoli. Con Basilea tre si è voluta salvaguardare la grande finanza mentre noi in Italia abbiamo bisogno di piccoli investimenti che vanno supportato da garanzie”. Insomma, “serve maggiore collaborazione tra i vari settori della moda. Se ai nostri 54 miliardi rappresentati dal tessile abbigliamento aggiungiamo calzature, accessori, gioielleria, occhialeria, superiamo i 100 miliardi di fatturato e diventiamo il primo settore manifatturiero italiano. Per altro le calzature hanno stesso problema. Quindi l’ accordo potrebbe essere allargato”.