Home Nazionale Monte Bianco: traforo compie 50 anni, la sfida impossibile diventata realtà (2)

Monte Bianco: traforo compie 50 anni, la sfida impossibile diventata realtà (2)

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(AdnKronos) – Dopo mezzo secolo di vita, il Traforo del Monte Bianco conserva intatto il suo ineguagliabile valore simbolico confermando il proprio ruolo di leader nell’ambito dei grandi collegamenti transalpini europei e la propria funzione di laboratorio permanente per la ricerca e l’applicazione dei più avanzati dispositivi di sicurezza.
“A distanza di 50 anni dalla sua messa in servizio – osserva l’amministratore delegato della Sitmb Mario Battaglia – il Traforo del Monte Bianco, pur conservando le caratteristiche strutturali originarie, si presenta profondamente mutato nelle dotazioni a presidio della regolarità e della sicurezza della circolazione. Per citare solo gli esempi più recenti, mi posso riferire ai nuovi veicoli Proteus di pronto intervento antincendio, unici al mondo e costruiti appositamente per le esigenze di questo tunnel, o al nuovo sistema di gestione tecnica centralizzata, in corso di ultimazione, capace di analizzare e di gestire in tempo reale le migliaia di dati che provengono in continuazione dagli impianti di controllo”.
“Continue ricerche – sottolinea Battaglia – vengono condotte al fine di ottimizzare il sistema di ventilazione interna, essenziale per una galleria che, per tutti gli 11,6 chilometri della sua lunghezza, stante l’eccezionale altezza della montagna sovrastante, non può disporre di camini intermedi di aerazione. Nella ricorrenza del cinquantenario ci è gradito rivolgere un pensiero riconoscente alla genialità di chi ha saputo prima immaginare e poi progettare un’opera così ardita, e all’impegno tenace di quanti, con il loro lavoro, hanno materialmente partecipato alla sua realizzazione e alla sua successiva gestione, anno dopo anno fino ai giorni nostri. Grazie al loro contributo il Traforo del Monte Bianco, dopo avere permesso di superare lo storico isolamento delle vallate alpine a ridosso del massiccio montuoso più alto d’Europa, continua oggi come in passato a rappresentare una condizione irrinunciabile per lo sviluppo economico e sociale delle regioni che esso collega”.