Torino, 29 gen. (AdnKronos) – Alvaro Morata porta la Juventus in semifinale di coppa Italia. L’attaccante spagnolo, entrato alla mezz’ora della ripresa, ha messo la sua firma sulla vittoria per 1-0 contro il Parma con un gol all’89’. Il prossimo ostacolo per i bianconeri sarà la vincente della sfida fra Roma e Fiorentina in programma martedì prossimo all’Olimpico.
“Le partite secche non sono mai semplici da vincere. La squadra è stata matura e brava a non concedere nulla al Parma”, ha affermato nel post-gara il tecnico della Juve, Massimiliano Allegri. “Abbiamo affrontato un grande Parma. Più che essere entrati in campo troppo molli, abbiamo avuto qualche difficoltà un po’ per il campo e un po’ perché gli avversari hanno fatto una grande partita, aggressiva”, ha evidenziato il tecnico bianconero, prima di soffermarsi sui singoli a cominciare dall’autore del gol.
“E’ stato molto bravo Morata su una bella giocata di Llorente. L’ho inserito perché Fernando aveva bisogno di qualcuno più vicino. Ma in generale hanno fatto bene tutti: Pepe sulla destra, Ogbonna, Padoin…Coman ha fatto vedere spunti interessanti. Tutta la squadra sta bene. Coloro che sono chiamati in causa e hanno giocato meno hanno dato una risposta importante”. Deluso il tecnico degli emiliani, Roberto Donadoni: “Non meritavamo che finisse così. Abbiamo giocato alla pari con la Juventus. Ai ragazzi posso dire davvero poco, hanno dato una grande prova di carattere e di orgoglio. E’ la dimostrazione che quando c’e’ voglia di correre e faticare, di rincorrere l’avversario e attaccare, tutti insieme, si possono fare prestazioni di questo tipo”, ha sottolineato Donadoni.
“A Torino avevamo perso 7-0 con anche in campo della qualità in più, mentre stavolta non si è vista la differenza di classifica e invece di 7 ne abbiamo preso solo 1. Per di più al 90esimo e un gol in fuorigioco”, ha aggiunto alludendo alla posizione dubbia di Llorente nell’azione del gol di Morata. “Dispiace per tutti i sacrifici che stanno facendo questi ragazzi: perdere cosi è penalizzante. Come è successo anche domenica scorsa con il Cesena, con un rigore non dato. Se giochiamo sempre cosi contro tutti possiamo ancora salvarci. Non alzeremo bandiera bianca. A volte si sentono molte frasi fatte. Io credo ci voglia più dignità a rimanere al comando di un gruppo piuttosto che dire ‘ciao arrivederci'”, è la stoccata finale di Donadoni.