Home In Evidenza Nascono le Giornate Oncologiche Aretine. Scuole e farmacie al centro di un progetto con la Asl per sviluppare la prevenzione primaria

Nascono le Giornate Oncologiche Aretine. Scuole e farmacie al centro di un progetto con la Asl per sviluppare la prevenzione primaria

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Nascono le Giornate Oncologiche Aretine. Scuole e farmacie al centro di un progetto con la Asl per sviluppare la prevenzione primaria
Bracarda e Desideri

Il valore di screening e vaccini. Senza sigarette sparirebbe il tumore al polmone. Con la dieta mediterranea brusco calo di malattie cardiovascolari. Rotary, Federfarma e Calcit in prima linea

AREZZO – “Noi siamo quello che mangiamo, beviamo, respiriamo: ma ce lo siamo dimenticati. Alla buona dieta mediterranea preferiamo il cibo trash e ne paghiamo amare conseguenze. In termini di malattie oncologiche. Di malattie del sistema cardiovascolare. Di qualità della vita nel suo insieme. Costruendo percorsi di corretta informazione, possiamo invertire la rotta: ma solo con la consapevolezza, non con l’imposizione”. Una sintesi chiara delle ragioni per cui nascono le giornate oncologiche aretine, tracciata da Sergio Bracarda, direttore del dipartimento oncologico aretino.

Ricercatore di fama n azionale ed internazionale ha sottolineato come in America, dopo avere per decenni abusato di cibo, alcool e fumo, adesso guardano ai modelli di dieta mediterranea e alla esclusione di abusi da alcol e fumo per vivere meglio. Noi fatichiamo a farlo, come effetto di una cultura consumistica, commerciale, in cui spesso è messa da parte una socialità che è alla base della qualità della vita assieme ad una attività fisica adeguata.

“Il mio sogno – ha detto Bracarda – chiude il reparto oncologico e aprire un …. Agriturismo”.

Ancora una volta è la “cultura” che può salvarci la vita. L’aumento delle malattie cardiovascolari e oncologiche può essere fermato ed invertito se pensiamo alle nostre radici. Ancora poco si pensa alla dieta mediterranea in favore di altri modelli. “Senza il fumo di sigaretta – ha sottolineato il dg Desideri – il tumore al polmone potrebbe essere quasi debellato”.

Rotary, Calcit, Federfarma, Scuole, molti comuni, altre associazioni oggi singolarmente ma presto con un progetto coordinato, ed ovviamente la Asl, hanno deciso di mettere insieme le proprie forse, idee e volontà per dar vita alle “Giornate Oncologiche Aretine”. Ci sarà uno specifico giorno per riflettere con una manifestazione pubblica (sicuramente nel mese di febbraio, ma ci saranno invece tre anni di impegno quotidiano nelle scuole, delle farmacie, negli ambulatori medici, nelle strutture della Asl , con l’ausilio dei mezzi di informazione, per spiegare le buone ragioni personali e sociali di correggere i propri stili di vita, perché …. “siamo quello che mangiamo”.

Nelle scuole da anni si lavora su progetti concreti. Dalla definizione dei menu scolastici, ha ricordato Patrizia Baldaccini del Dipartimento di Prevenzione della Asl, alle indicazioni sui cibi da consumare a casa, da specifici corsi negli istituti alberghieri, fino alla diffusione di guide sul comportamento in classe e fuori per i bambini e per gli adulti.

A questa forma di prevenzione primaria, va aggiunta quella secondaria, con gli screening e i vaccini che in alcuni casi, e la storia ce lo insegna, hanno debellato certe malattie. E anche in questo caso si tratta di aumentare la cultura, la conoscenza, la condivisione nell’aderire a queste iniziative.

Ovviamente le occasioni di incontro, come ha ricordato Giancarlo Sassoli del Calcit, servono anche ad informare sui servizi esistenti (l’oncologia nelle diverse discipline, dalla senologia alla urologia, dall’ortopedia alla ginecologia, fino all’otorino, la gastroenterologia, l’ematologia, la chirurgia, la radioterapia, lo studio dei tumori rari), sui percorsi di accesso, sulle forme di supporto quando invece la malattia colpisce, e non poche volte, colpisce duro.

Rotary e Federfarma (rappresentati dal professor Massimo Gallorini) hanno inserito questo progetto nelle loro rispettive mission.