(AdnKronos) – “Sono serviti otto anni per cercare la giustizia per mia figlia”, dice la signora Rita ricordando un percorso giudiziario in cui dopo due assoluzioni era difficile pensare di trovare il colpevole. Lei, insieme al marito Giuseppe e al figlio Marco, non hanno mai smesso di crederci. Da mamma non ha mai smesso di parlare con sua figlia Chiara: “Le parlo sempre, le dicevo di guidare i giudici verso la verità e lei lo ha fatto”.
In questa storia, però, c’è anche un’altra mamma Elisabetta Ligabò, vedova e ora costretta a fare i conti con il suo unico figlio Alberto in galera. Troppo presto pensare a un incontro tra le due donne che ogni giorno devono convivere con la sofferenza. “Non è il momento per queste cose, ho avuto appena il tempo di avere giustizia per Chiara”, ma la porta non sembra chiusa. Le colpe dei genitori non devono ricadere sui figli, ma vale anche il contrario.