Home Nazionale Omicidio stradale: vedova vittima, prevedere ergastolo patente e pene più alte

Omicidio stradale: vedova vittima, prevedere ergastolo patente e pene più alte

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Palermo, 26 mar. (AdnKronos) – “Da una lettura del disegno di legge” per l’introduzione del reato di omicidio stradale “sia nella versione presentata in commissione, sia nella versione emendata dalla stessa, mi preme evidenziare che in entrambi i testi non viene considerata la distrazione consapevole alla guida. Esempio principale è l’utilizzo irresponsabile dei cellulare, tablet e smartphone alla guida e dei selfie”. Non solo. “In riferimento alle pene: la versione approvata in commissione al Senato risulta peggiorativa rispetto a testo presentato, in quanto, le pene previste vanno da 8 a 12 anni aumentati a 18 per i casi di omicidio multiplo; nella versione originaria le pene previste sono da 8 a 18 anni aumentati a 21 nei casi di omicidio multiplo”. E ancora: “Il documento approvato contraddistingue la morte causata da alta velocità indicando come parametro il doppio della velocità consentita. Riteniamo questo un assurdo, significa che per gli incidenti mortali causati in autostrada si potrà applicare per punire solo i conducenti che vanno a 260 Km/h”. E’ quanto lamenta Marina Fontana, la vedova di Roberto Cona, morto un anno e mezzo fa in autostrada, ucciso da un camionista che lancia un appello alla politica in vista della scadenza degli emendamenti prevista per il 21 aprile prossimo.
“Il testo approvato in Senato non riporta da nessuna parte riferimenti all’ergastolo della patente, che nella versione originaria era stato inserito – aggiunge Marina Fontana, che martedì ha organizzato il sit in in molte città italiane per chiedere l’introduzione del reato – Al contrario”. Ecco perché chiede “con urgenza alla politica e ai politici di presentare entro la data stabilita del 21 aprile i seguenti emendamenti: Introduzione della distrazione consapevole (utilizzo irresponsabile di cellulare alla guida, ecc.); Introduzione dell’ergastolo della patente per i casi più gravi; Considerare il minimo della pena di 8 anni anche per l’alta velocità e la distrazione consapevole; Intendere per alta velocità una velocità superiore del 50% rispetto alla velocità consentita”. “Se tali emendamenti, necessari per colmare queste gravi lacune permanessero, e non fossero presentati entro la data stabilita del 21 aprile, e laddove non fossero approvati in tempi brevi, a causa delle continue lungaggini dell’iter parlamentare, segnalo che torneremo ancor una volta in piazza in tutta Italia, a chiedere sempre più insistentemente di agire per decreto”, annuncia la vedova Cona.
“Facciamo appello a tutti i cittadini, perché è necessario non abbassare la guardia, facciamo appello a senatori e deputati a cui chiediamo di condividere le nostre richieste e di apportare con immediatezza tutte modifiche necessarie. Facciamo appello a Matteo Renzi, presidente del Consiglio, da sempre sostenitore di questa richiesta affinché per il suo governo sia il tempo del fare “la cosa giusta” “fatta bene” in tempi immediati – aggiunge – Chiediamo al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di vigilare sul rispetto della completezza del testo e della necessità di procedere con rapidità. Facciamo appello e ringraziamo di cuore i politici da sempre a nostro fianco in questa battaglia di civiltà, tra i quali il viceministro Riccardo Nencini e il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri”.