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Ordini esclusi da Split payment

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Roma, 17 feb. (Labitalia) – “Gli ordini devono ritenersi esclusi dalla platea dei destinatari del meccanismo della scissione dei pagamenti. Lo afferma l’Agenzia delle entrate, intervenuta con la circolare numero 1/E del 9 febbraio 2015 per chiarire il meccanismo della scissione dei pagamenti (split payment) volta a garantire, da un lato, l’erario, dal rischio di inadempimento dell’obbligo di pagamento dei fornitori che addebitano in fattura l’imposta e, dall’altro, gli acquirenti, dal rischio di coinvolgimento nelle frodi commesse da propri fornitori o da terzi”. A renderlo noto, su ‘Italia Oggi’, il Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro.
Con la recente circolare, l’Agenzia ritiene che dalla platea dei destinatari della disciplina recata dall’articolo 17-ter del dpr numero 633/72, modificato alla legge 190/14, devono ritenersi esclusi: gli ordini professionali, gli enti e istituti di ricerca, le agenzie fiscali, le autorità amministrative indipendenti (esempio Agcom), le Arpa, gli Automobile club provinciali, l’Aran, l’Agid, l’Inail e l’Ispo.
Si tratta, infatti, in tali casi, di enti pubblici non economici, autonomi rispetto alla struttura statale, che perseguono fini propri, ancorché di interesse generale, e quindi non riconducibili in alcuna delle tipologie soggettive annoverate dalla norma.