Home Nazionale Palermo: Procuratore T. Imerese, su viadotto crollato disposto sequestro atti (2)

Palermo: Procuratore T. Imerese, su viadotto crollato disposto sequestro atti (2)

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(AdnKronos) – “Per ora stiamo facendo degli accertamenti preliminari di carattere tecnico, a partire dal sequestro dell’area dei lavori – dice ancora Morvillo all’Adnkronos – Ci siamo mossi subito e adesso dobbiamo individuare un collegio di periti a cui affidare l’incarico di verificare le cause di questo crollo, da un punto di vista geologico, ma anche i criteri costruttivi, al fine di individuare eventuali reati penali. Il primo passo è individuare il collegio di periti a cui affidare l’incarico. Bisogna accertare le cause del crollo, se sono cause naturali, nelle quali non si individua una responsabilità a carico di nessuno, e poi bisognerà vedere da un punto di amministrativo come è la situazione. Se ci sono cause addebitabili a comportamenti di negligenza, imperizia e imprudenza nascerà un procedimenti penale. Per noi è preliminare un accertamento tecnico. I tecnici ci devono dire perché questa strada è crollata, partiamo da lì. Dobbiamo acquisire tutta la documentazione relativa agli appalti e ai collaudi e a tutti gli aspetti che possono essere di rilievo in questa vicenda. Se c’è stato qualcuno che ha attestato che i lavori erano stati seguiti secondo i criteri previsti dal capitolato”.
Morvillo spiega ancora che “c’è da fare far una verifica documentale sia sul posto che una verifica tecnica. Il che avverrà, e questo lo possiamo assicurare, nel più breve tempo possibile. Il tempo materiale di sequestrare tutta la documentazione e individuare il collegio di periti all’altezza della situazione”. Morvillo non sa ancora da chi sarà composto il collegio di tecnici esperti: “Intanto contatteremo l’Università per avere delle risposte rassicuranti. Dobbiamo vedere con l’Università e poi nell’ambito dei professionisti privati. Cercheremo di acquisire preliminarmente la notizia su quali sono le persone in grado di svolgere questo incarico e rispondere in maniera adeguata”.
Sembra che il viadotto non sia ancora neppure stato collaudato: “Fra le cose che dobbiamo acquisire c’è la documentazione e pure il collaudo, che come patrimonio conoscitivo è un momento importante, ci dice se l’opera è in grado di funzionare – spiega ancora Morvillo – La prima cosa che si va a guardare è il collaudo, per vedere se c’è qualcosa che non va. Dobbiamo muoverci sia dal punto di vista documentale che tecnico con sopralluoghi per fare accertamenti specifici per vedere se è stato lo smottamento del terreno e se la zona è stata studiata. Ci sono tanti aspetti che ci devono illustrare i tecnici. Intanto ci siamo messi subito al lavoro”.