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Pallavolo: caso Bartolini, nessuna discriminazione ma problematica regolamentare

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Roma, 23 nov. (AdnKronos) – In merito all’episodio avvenuto sabato 14 novembre, in occasione della partita di serie B2 Maxitalia Jumboffice Fi – Pallavolo Orbetello, che ha visto i direttori di gara non permettere di sedersi in panchina a Matteo Bartolini, dirigente di Orbetello, la Federazione Italiana Pallavolo precisa “che non si è trattato di alcun caso di discriminazione, ma solo di problematiche regolamentari”. Andrea Bartolini è l’allenatore di Orbetello, società che milita nel campionato di B2 maschile, e da ormai quattro anni porta in panchina il figlio Matteo, un ragazzo colpito dalla sindrome di Down, autentica mascotte della squadra, che per ovviare alla pratica è segnalato come dirigente. Lo scorso fine settimana, però, gli arbitri hanno mandato Matteo dietro la panchina perché il suo nome non era in elenco, come appunto previsto dal regolamento.
La Federazione Italiana Pallavolo, confrontatasi con il Coni e considerata la particolarità del caso, “prenderà in esame la possibilità di concedere delle deroghe straordinarie in maniera da evitare che si ripetano episodi simili. Da sempre, infatti, uno degli obiettivi principali della Fipav è quello di trasmettere valori etici e di aggregazione, che vadano ben oltre il solo ambito sportivo, cercando di essere sempre vicina alle esigenze delle società”.
A testimonianza di ciò il Presidente Federale Carlo Magri, d’intesa con il Presidente del Coni Giovanni Malagò, ha contattato personalmente il padre di Matteo per invitare il ragazzo a vivere prossimamente una giornata con le nazionali azzurre.