Home Nazionale Parigi sotto attacco: 129 morti e oltre 300 feriti “Kamikaze voleva farsi esplodere nello stadio” /Foto 1 – 2 /Live – Video

Parigi sotto attacco: 129 morti e oltre 300 feriti “Kamikaze voleva farsi esplodere nello stadio” /Foto 1 – 2 /Live – Video

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Roma, 14 nov. (AdnKronos) – Terrore a Parigi sconvolta ieri sera da una serie di attentati. I terroristi hanno colpito in diversi punti della capitale: allo Stade de France, mentre era in corso la partita Francia-Germania, in Boulevard Voltaire, Rue Alibert, Rue de la Fontaine au Roi e alla sala da concerti Bataclan, dove si è registrato il maggior numero di vittime (FOTO). “Sono 129 le persone cha hanno perso la vita”, mentre i feriti sono 352, di cui almeno 90 gravi. Lo ha riferito il procuratore di Parigi, in conferenza stampa, precisando che si tratta di un bilancio provvisorio e che “otto terroristi sono morti”.
GLI ITALIANI – Un’italiana che ieri si trovava a Parigi, la 28enne veneziana Valeria Solesin, “non risulta al momento rintracciabile”
, rendono noto fonti della Farnesina, precisando tuttavia che “le ricerche proseguono”. La ragazza, a Parigi per una borsa di studio, ieri si trovava al Bataclan insieme al fidanzato, anche lui italiano ma da anni residente nella capitale francese, e a una coppia di amici. I ragazzi si sono persi di vista durante il blitz delle teste di cuoio, poi di Valeria non si sono più avute notizie. Ma la 28enne, al momento, non risulta nell’elenco delle vittime compilato dalle autorità d’Oltralpe e quindi la speranza è che la ragazza sia tra i feriti.
Tra i feriti ci sono diversi italiani. Si tratta di un uomo e una donna di Senigallia, come ha riferito il sindaco della cittadina marchigiana Maurizio Mangialardi. Massimiliano Natalucci e una sua amica, che erano al concerto al Bataclan, sono rimasti per lunghe ore ostaggi dei terroristi. Un altro italiano ferito è un rugbista, il mediano d’apertura del Mogliano Aristide Barraud. A quanto riporta OnRugby, il giocatore ha un polmone perforato da una scheggia.
Ci sono poi due giovani trentini tra i coinvolti negli attentati di Parigi. Si tratta dei fratelli Andrea e Chiara Ravagnani, di Dro, che si trovavano al Bataclan insieme con i rispettivi fidanzati, Valeria Soresin, la ragazza attualmente irreperibile, e Stefano Peretti, veronese. I due ragazzi gardesani hanno già contattato la famiglia in Trentino spiegando di aver riportato solo lievi ferite. In particolare, Ravagnani ha riferito che un colpo lo ha ferito di striscio a un orecchio, mentre la sorella ha riportato solo qualche escoriazione durante la fuga.

I TERRORISTI IN AZIONE – Otto terroristi sono morti. Sul corpo dilaniato di uno dei kamikaze che si sono fatti esplodere ieri sera non lontano dallo Stade de France sarebbe stato trovato un passaporto siriano. Il titolare del documento era stato registrato in Grecia lo scorso ottobre. Lo riferisce il vice ministro greco Nikos Toskas, precisando che è “passato per Lesbo il 3 ottobre dove è stato identificato in base alle regole dell’Ue”.
Un altro attentatore suicida, identificato al Bataclan, sarebbe di nazionalità francese, riferisce ‘Europe1’. L’uomo era già noto ai servizi di sicurezza. Lo riferisce l’agenzia di notizie Afp, citando fonti della polizia. Un passaporto egiziano sarebbe stato trovato vicino al corpo di un altro attentatore. Lo riporta la tv satellitare al-Arabiya. Secondo quanto riferisce ‘Europe1’ una coppia di spettatori presenti al concerto avrebbe visto una donna tra i tre assalitori che hanno attaccato.
Altri terroristi potrebbero essere ancora in fuga, ha detto al ‘Washington Post’ una fonte dell’antiterrorismo europea, secondo cui, “per pianificare sei attacchi, bisogna che ci siano molte persone coinvolte, non solo quelle sul posto”.
Gli assalitori del Bataclan “gridavano Allah è grande in arabo – ha detto un testimone ai microfoni di ‘France Info’ – Sparavano al pubblico gridando allah Akhbar”. I quattro terroristi al Bataclan, ha precisato il prefetto di polizia di Parigi, “avevano delle cinture esplosive che hanno azionato nel corso dell’assalto” da parte delle forze dell’ordine.
KAMIKAZE TENTO’ DI ENTRARE NELLO STADIO – Almeno uno dei terroristi kamikaze che si sono fatti esplodere ieri all’esterno dello Stade de France ha cercato di entrare nello stadio dove si trovavano 80mila spettatori e, bloccato, si è fatto esplodere. E’ quanto scrive il Wall Street Journal citando una guardia di sicurezza.
PERQUISIZIONI E UN ARRESTO IN BELGIO – Delle operazioni di polizia sono in corso in Belgio. Tre terroristi che hanno partecipato agli attentati di Parigi venivano dal quartiere multietnico di Molenbeek a Bruxelles. Lo scrive il sito del quotidiano belga La Derniere Heure. Gli agenti, si legge, stanno effettuando perquisizioni negli alloggi dei tre terroristi. Una delle macchine usate dagli attentatori Parigi aveva targa belga. A quanto a riferito la televisione belga, un uomo è stato arrestato dalla polizia durante l’operazione in corso.

LE INDAGINI – Gli inquirenti, secondo quanto riportano i media francesi, starebbero cercando una decina di sospetti nell’aerea di Parigi. Il ritrovamento sul corpo dei uno dei kamikaze che si sono fatti esplodere vicino allo Stade de France di un passaporto siriano indica quella che il Figaro, che fa il punto su quel poco che al momento si sa delle indagini, chiamata “la pista siriana”.
“Un’ipotesi di lavoro”, precisano le fonti degli inquirenti, la cui autenticità deve essere verificata dai servizi di sicurezza francesi in collaborazione con i colleghi europei. Il passaporto, comunque, potrebbe confermare il fatto che uno o più membri del commando che hanno seminato terrore e morte a Parigi si siano addestrati alla jihad in Siria. Cosa che spiegherebbe anche l’alta capacità militare dimostrata durante l’attacco: secondo quanto riportato dai testimoni i terroristi sono apparsi “agguerriti e ben addestrati, molto giovani e sicuri”.

LA RIVENDICAZIONE – Gli attacchi sono stati rivendicati dallo Stato Islamico. In un comunicato diffuso tramite Twitter, intitolato ‘La benedetta battaglia di Parigi contro la Francia crociata’, l’autoproclamato ‘Stato Islamico’ afferma che “otto nostri fratelli con cinture esplosive indosso e armati di Kalashnikov hanno preso di mira luoghi scelti con accuratezza nel cuore della Francia”. “Questa battaglia è solo la prima goccia, è un monito per chi vuole capire la lezione”, si legge ancora nel comunicato in cui si afferma che ieri gli attentatori suicidi si sono fatti esplodere dopo aver finito le munizioni. “La Francia e coloro che seguono le sue orme dovranno capire che saranno in cima alla lista degli obiettivi dello Stato Islamico”, sottolineano.

Il comunicato di rivendicazione degli attacchi di Parigi firmato dall’autoproclamato ‘Stato Islamico’ è stato letto in arabo alla radio ufficiale del gruppo, al-Bayan, dallo speaker abituale dell’emittente, dopo che il testo era stato diffuso sul web. Il comunicato è stato letto in radio diverse ore dopo la sua pubblicazione in Internet.
Sullo stesso social, in un’altra rivendicazione non ufficiale diffusa da Rita Katz, direttore di Site che monitora i gruppi jihadisti, si leggeva: “Ricordate, ricordate il 14 novembre. Non dimenticheranno questo giorno, come gli americani l’11 settembre. La Francia manda i suoi aerei ogni giorno in Siria, bombardando bambini e anziani, oggi beve dallo stesso calice”.

LE VITTIME – E’ Valentin Ribet, un giovane avvocato di Parigi, la prima vittima degli attacchi di Parigi di cui viene resa nota l’identità, mentre si aspettano le conferme per le altre 127. L’avvocato nel 2014 aveva studiato alla London School of Economics di Londra, che ha confermato su Twitter la sua morte. Era al concerto del gruppo rock americano nel teatro Bataclan dove 87 persone sono state uccise.
MASSIMA ALLERTA IN FRANCIA – Il presidente francese Francois Hollande ha decretato lo stato d’emergenza. Quanto è avvenuto a Parigi “è un atto di guerra. E di fronte alla guerra il paese deve prendere decisioni appropriate”, ha detto il presidente francese Francois Hollande. Dopo quello della notte, il Consiglio dei ministri in Francia si è riunito nuovamente oggi per fare il punto sulla situazione.
Il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, ha autorizzato i prefetti ad istaurare eventuali coprifuoco. Complessivamente, rileva il ministro, sono oltre 30 mila le Forze dell’Ordine che sono mobilitate per la sicurezza dei francesi e di 5.000 luoghi sensibili. “Un’inchiesta giudiziaria è stata aperta sotto l’autorità del Procuratore di Parigi” dopo gli attentati di ieri, ha poi precisato.
Air France conferma che i voli sono mantenuti. I controlli, sottolinea in una nota la compagnia transalpina, “sono rafforzati, in particolare per i passeggeri della zona Schengen” ma anche “la sorveglianza dei bagagli”. Una sorveglianza rinforzata nei terminal. “Ritardi negli arrivi e nelle partenze sono da prevedere. E’ chiesto ai passeggeri di anticipare il loro arrivo all’aeroporto di Parigi Charles de Gauelle di 3 ore”, rileva Air France.
SCUOLE APRIRANNO LUNEDI’ – “Lunedì mattina le scuole apriranno”, ha annunciato, al termine del Consiglio dei ministri straordinari, il ministro dell’Interno Cazeneuve. “Un minuto di silenzio e di raccoglimento sarà organizzato in tutti gli stabilimenti pubblici lunedì per esprimere il cordoglio della nazione”, sottolinea il ministro.
VOLO AMSTERDAM-PARIGI BLOCCATO – Il volo Air France AF1741 da Amsterdam a Parigi non è decollato dopo minacce arrivate con un tweet. Lo riferiscono le autorità olandesi, secondo cui sul social media era apparso questo messaggio anonimo, con riferimento all’aereo russo esploso probabilmente a causa di una bomba il 31 ottobre: “Dimenticata la Russia? Aspettate per vedere cosa succederà al volo AF1741 da Amsterdam a Parigi.#ParisAttacks”.
LEADER UE: FAREMO IL NECESSARIO CONTRO TERRORISMO E ODIO – “Il bene è più forte del male, tutto quello che può essere fatto a livello europeo per garantire la sicurezza della Francia sarà fatto. Noi faremo quello che è necessario per vincere l’estremismo, il terrorismo e l’odio”. E’ quanto hanno detto i capi di Stato e di governo dei 28 Paesi dell’Unione Europea ed i vertici delle istituzioni Ue in una nota congiunta all’indomani degli attacchi di Parigi, nota nella quale invitano “tutti gli europei ad unirsi ad un minuto di silenzio lunedì a mezzogiorno in memoria delle vittime”
OBAMA CONVOCA CONSIGLIO SICUREZZA NAZIONALE – Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha convocato il Consiglio per la sicurezza nazionale prima della partenza per il G20 di Antalya, in Turchia, in programma domani e lunedì, per una valutazione dell’intelligence dopo gli attacchi di Parigi.