Roma, 26 mag. (AdnKronos) – Sull’attuazione dell’art.49 della Costituzione “si mettano insieme tutte le proposte e si apra una discussione vera, un dibattito necessario e non più rinviabile perché oggi i partiti – tra liste di impresentabili e scandali che li attraversano- rischiano di essere delegittimati. Dunque o si ha capacità di autoriformarsi o si verrà travolti: è una responsabilità a cui il Parlamento deve saper rispondere”. Lo dice all’Adnkronos Arturo Scotto, capogruppo del M5S alla Camera, che riguardo alla proposta dei dem presentata oggi al Nazareno dice di esser pronto a un “confronto senza pregiudizi”.
“Noi abbiamo presentato già un ddl a inizio Legislatura – ricorda Scotto – che andava nella direzione di una piena applicazione dell’art.49 della Carta. Si tratta di una vecchia questione che riemerge ma che oggi assume un’urgenza particolare: con l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti è necessario applicare” l’articolo in questione “in modo trasparente, anche per capire chi sono i finanziatori e come ci si auto-finanzia. In secondo luogo, ai tempi delle primarie, strumento adottato in maniera sempre più diffusa, è necessario vi siano regole certe che regolamentano i partiti al loro interno”.
Particolare attenzione, per Scotto, va attribuita a “come, all’interno dei partiti, si vive e si regolarizza il pluralismo interno: non vorrei che questa cosa sia un modo per regolarlo in modo autoritativo”, mentre fondamentale è dare “spazio alle minoranze”. Quanto al tema della personalità giuridica, spina nel fianco del M5S, “è decisiva. Il Movimento 5 Stelle – fa notare il capogruppo di Sel – non è un partito tradizionale ma ha regole interne come tutti gli altri partiti, dunque è giusto si dia una personalità giuridica. Non è un atto autoritario, ma di trasparenza”.