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Pensioni: Cgil, ricalcolo contributivo inaccettabile

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Roma, 11 giu.AdnKronos) – “L’accesso alla flessibilità in uscita solo con il ricalcolo interamente contributivo della pensione è un’ipotesi inaccettabile. Limiterebbe a pochi la possibilità di anticipare, e sulla grande platea dei lavoratori e delle lavoratrici calerebbe il ricatto pesante di un taglio molto consistente del valore della prestazione”. Così il segretario confederale della Cgil Vera Lamonica, secondo cui “in assenza di un confronto di merito, il dibattito sulle possibili modifiche al sistema previdenziale ha assunto una piega preoccupante”.
Per Lamonica, “si sta svolgendo una campagna che desta sconcerto e preoccupazione, con effetti sociali devastanti. La Cgil ribadisce l’urgenza e la necessità di un confronto con il governo che affronti le questioni in maniera organica e individui le priorità”. La riforma Fornero, aggiunge Lamonica, “va cambiata perché è iniqua, penalizza i giovani e le donne, irrigidisce oltre misura il mercato del lavoro, continua a produrre esodati e rende insostenibile la permanenza al lavoro per chi svolge impieghi gravosi”.
Per la sindacalista “si tratta di porre riparo ad una delle leggi più ingiuste e sbagliate che si ricordino, e ciò si può fare attraverso l’uso di una parte delle immense risorse da essa sottratte alla previdenza: 300 miliardi entro il 2060”. Quello che non può accadere, conclude, “è che tutto si risolva ancora una volta scaricando sulle spalle di chi lavora i costi di un’operazione che, così strutturata, servirebbe solo alle imprese per liberarsi dei lavoratori maturi, rendendoli più poveri. La flessibilità va fatta senza ulteriori penalizzazioni”.