(AdnKronos) – Il petrolio, complessivamente, rileva, “è destinato a vedere ridotto sensibilmente il suo peso fino al 23-26% rispetto all’attuale 32%, ma resterà essenziale nel settore trasporti e risulterà fondamentale nel guidare la transizione verso un’economia ‘de-carbonizzata’ che è l’obiettivo dell’Ue al 2050”.
La domanda di energia nei trasporti in Europa al 2030, aggiunge, “sarà infatti soddisfatta dai prodotti petroliferi raffinati in una misura compresa tra il 72 e l’84% del totale (oggi è intorno al 92%), tra i quali resteranno significativi quelli di gasolio che ha visto crescere la sua quota sino al 62% rispetto al 42% del 1990, mentre la benzina scendere sino al 29% rispetto al 54% precedente”.
Per rispondere a tali cambiamenti e tenendo conto del crescente contributo dei biocarburanti avanzati, sottolinea ancora il presidente di Up, “avremo comunque bisogno di un sistema di raffinazione in grado di soddisfare la domanda di mobilità nel rispetto delle regole e degli impegni di ‘de-carbonizzazione’ che già sono stati presi per il 2020 e che dovranno essere definiti per il 2030-2050 a dicembre a Parigi”. Tale sforzo di riconversione, aggiunge Gilotti, “richiede ingenti investimenti in innovazione tecnologica e ricerca, che saranno possibili solo se si riconosce la strategicità del settore ai fini della sicurezza degli approvvigionamenti e lo si mette nelle condizioni di poter rispondere alla sfida che lo attende”.