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Planetario del Parco del Casentino

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Planetario del Parco del Casentino

Nell’anno Unesco dedicato alla Luce un ricco programma di attività dedicate a tutti: studenti di ogni ordine e grado, appassionati astrofili, semplici curiosi del cielo e turisti

“Il 2015 – ha spiegato Alessandro Ghiandai, il Coordinatore Scientifico del Planetario del Parco – sarà dedicato ad implementare l’esposizione di rocce e minerali, in modo da permettere di approfondire i meccanismi di formazione dei materiali costituenti la crosta terrestre, nonché l’origine del sistema solare, in questo caso attraverso testimoni d’eccezione quali i METEORITI”.

“A tale proposito sono state recentemente acquisite nuove meteoriti e impattiti, in particolare è stato acquistato un frammento della meteorite esplosa nei pressi della cittadina russa di Chelyabinsk nel febbraio 2013, evento che ha catturato l’attenzione dei media mondiali per i suoi devastanti effetti”.

Ma il 2015 è l’anno che l’UNESCO ha dedicato alla LUCE. Per questo motivo il Planetario del Parco ha in progetto di allestire un percorso didattico che, attraverso semplici esperienze, porti i visitatori a conoscere più approfonditamente la natura della luce, le sue proprietà e il fantastico mondo dei colori.

In ultimo, per tutti gli appassionati della scienza dei numeri, la matematica, il ciclo “SPIGOLATURE MATEMATICHE” alla sua prima edizione., curata da Lucia Copercini.

“Ogni nostra iniziativa – prosegue Ghiandai – risponde ad una logica ben precisa: fornire le necessarie informazioni per aiutare la popolazione a comprendere l’Universo che ci circonda e sensibilizzarle alla osservazione dei fenomeni celesti che quotidianamente avvengono sopra la nostra testa, semplicemente ad occhio nudo o con strumenti amatoriali”.

Il Planetario del Parco offre l’opportunità di integrare l’esperienza didattica degli insegnamenti di scienze e geografia astronomica attraverso attività sperimentali, calibrate all’età, altrimenti non attuabili in orario scolastico.

Ottimamente collocato ai margini del centro storico del paese di Stia (AR),raggiungibile anche in treno, permette di inserire la struttura come proposta didattica in alcuni progetti di educazione ambientale di più ampio respiro che prevedono in generale la visita al Parco Nazionale e al paese di Stia e ai suoi musei.

 

“Negli ultimi due anni – ha commentato il Presidente del Parco, Luca Santini – l’affluenza media di studenti di ogni ordine e grado, di appassionati astrofili, di semplici curiosi del cielo e turisti è aumentata, oltre 2000 mila presenze. Un risultato questo  che ci spinge a continuare a sostenere le attività sino ad oggi svolte e nuovi percorsi in una delle strutture di eccellenza del nostro Parco”.