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Porti: sindacati proclamano sciopero 24 ore per il 6 marzo

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Roma, 19 feb. (AdnKronos) – Sciopero nazionale di 24 ore venerdì 6 marzo dell’intero settore portuale, 12 ore per i servizi tecnico nautici. E’ la protesta proclamata unitariamente da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, che giudicano “preoccupante la diatriba di competenze tra Ministero dei Trasporti e Ministero dello Sviluppo Economico”.
“Infatti il disegno di legge ‘Concorrenza’, redatto dal Mise e pronto per essere presentato nel Consiglio dei Ministri di domani, sconvolge – denunciano i sindacati – l’attuale sistema regolato presente nei porti con gravi ricadute sociali. Contemporaneamente il Mit sta preparando la propria ‘riforma’ della legge 84 del 1994 senza consentire ai sindacati di partecipare in maniera costruttiva e tenendoli all’oscuro circa i contenuti”.
Secondo le tre sigle sindacali dei trasporti, “il sistema di regole vigente nei porti va mantenuto in quanto garantisce stabilità e qualificazione del lavoro, sicurezza di tutti gli addetti, della navigazione e dell’utenza e l’attuale regolamentazione dei servizi tecnico nautici è garanzia per la sicurezza nei nostri scali. Infine torniamo a sollecitare una soluzione all’erronea applicazione del decreto legge 78 del 2010 ai dipendenti delle autorità portuali, applicazione che, nonostante le recenti modifiche apportate dalla legge di Stabilità, continua a penalizzare i lavoratori. Se la proposta di legge – sostengono infine Filt, Fit e Uilt – sarà un regalo alle lobbies e sarà contro il lavoro, si preannuncia una stagione di conflitti in tutti i porti, a partire dallo sciopero del prossimo 6 marzo”.