Milano, 11 feb. (AdnKronos) – Nel mercato pubblicitario la televisione fa ancora la parte del leone. Secondo i dati diffusi dalla Nielsen sugli investimenti pubblicitari del 2014 la il mezzo televisivo raccoglie il 47% del mercato seguito, con il 18% dai digital e con il 17% dalla stampa. Pur raccogliendo uno 0,5% di investimenti in meno, la televisione (sia essa generalista, digitale o terrestre) nel 2014, su un mercato globale di 6,20 miliardi di euro, ha investito 3,51 miliardi.
Bene il mondo di internet e del digital, mentre una fetta consistente, pari al 17%, è quella ricoperta dalla stampa, periodici e quotidiani, con una raccolta totale di 1,3 miliardi di euro, in calo rispettivamente del 9,7% e del 6,5%. Per quanto riguarda la radio, la sua fetta di raccolta corrisponde al 4% della torta ed è pari a 346,7 milioni di euro, con un calo dell’1,8%.
Per il 2015, secondo Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Business di Nielsen, “la televisione sarà sempre vicina alle quote di mercato, quindi stabile o leggermente positiva. La stampa proseguirà nel suo calo, che però dovrebbe avvicinarsi a quota ‘zero’, mentre per quanto riguarda il digital continuerà a crescere anche se non ai livelli dell’anno scorso”.