Roma, 25 ago. (AdnKronos) – Dalle tecnologie alimentari alla produzione energetica, dalle innovazioni agro-forestali alla termofisica dell’edificio: quattro laboratori con un comune denominatore, la sostenibilità ambientale per un migliore e minore utilizzo delle risorse.
Una ricerca all’avanguardia e che favorisca la crescita della competitività territoriale puntando sulla valorizzazione delle specificità locali. Questo l’orizzonte degli obiettivi della Libera Università di Bolzano che ieri ha inaugurato i quattro nuovi laboratori e ha rinnovato la strumentazione di altri due già esistenti.
Dalla fine dei lavori, in maggio, ad oggi, i ricercatori Unibz hanno potuto cominciare a lavorare con i nuovi strumenti acquistati per i quattro nuovi laboratori di ‘Tecnologie alimentari’ (suddivisi in Food E-Sense Lab e Food Pilot Lab), ‘Produzione energetica’ (suddiviso in Bioenergy Lab e Biofuels Lab) – inaugurati ieri – e per quelli di ‘Ingegneria per le Innovazioni Agro-Forestali’ e ‘Termofisica dell’edificio’.
“Un segnale chiaro della nostra volontà di sostenere una ricerca di alto profilo, che, grazie al partenariato con le aziende, aggiunge valore all’economia del territorio”, ha affermato il presidente di Unibz, Konrad Bergmeister.
“Consideriamo il passaggio da 12 a 16 laboratori, in qualche modo, il primo mattone del Parco tecnologico”, ha affermato il direttore di Unibz, Günther Mathá. Quando il Parco tecnologico a Bolzano Sud sarà terminato, la strumentazione ospitata nei nuovi laboratori vi verrà trasferita e questi saranno utilizzati per fini didattici dalla Facoltà di Scienze e Tecnologie.