Home Nazionale Quirinale: Di Maio (M5S), se c’è nome fuori da pantano lo sosterremo

Quirinale: Di Maio (M5S), se c’è nome fuori da pantano lo sosterremo

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Roma, 12 gen. (AdnKronos) – “Se c’è un candidato Presidente della Repubblica, un nome fuori da questo pantano politico, fuori dalle logiche del passato, noi non possiamo che essere contenti di sostenerlo”. Lo afferma il vicepresidente della Camera in quota M5S, Luigi Di Maio, in un’intervista al Giornale Radio Rai.
“Il giorno in cui si dimetterà Napolitano – dice Di Maio – sarà il giorno in cui l’Italia si libererà del Presidente della Repubblica che ha firmato la legge Fornero, che ha firmato i decreti leggi che hanno mandato 7 miliardi e mezzo di euro alle banche, di un presidente della Repubblica che di certo a noi del M5S non mancherà neanche un po’. Era il Presidente che avrebbe avuto l’occasione di mandare un messaggio alle Camere per dire fate un reddito di cittadinanza, che significa dare a 10 milioni di poveri un reddito per 3 anni per formarli e reinserirli nel mondo del lavoro, ma neanche questo è stato fatto. E credo che questo dovrebbe essere il metro per decidere il nuovo Presidente. Invece di giocare al toto nomi, in questo momento pensiamo ai temi”.
“Che Presidente della Repubblica vogliamo? Io voglio uno – sottolinea Di Maio, membro del ‘direttorio’ M5S – che si assuma la responsabilità di dire che chiude con il passato, che non firmerà più leggi porcate”. “Da questo punto di vista, questo che doveva essere un presidente comunista si è rivelato uno dei presidenti meno difensori dei lavoratori”, dice Di Maio puntando il dito contro la legge Fornero. “Quello che verrà – secondo il vicepresidente della Camera – dovrà essere un presidente che abbia il coraggio di chiudere con il passato. Spero che ci sia un sussulto di orgoglio su questo tema però il PdR è quelo che tiene le fila del Paese molto spesso e quindi spero che ai partiti non venga di nuovo la tentazione di mettere l’uomo lì che debba continuare a gestire le solite situazioni politiche alla vecchia maniera”.