Roma, 23 feb. (AdnKronos) – “Giorno dopo giorno, mossa dopo mossa, alla fine Renzi ha dovuto scoprire le carte, dimostrando tutta la sua malafede. Ospite dell’ennesimo programma televisivo, il premier annuncia per marzo la riforma della Rai, senza escludere un possibile intervento per decreto. ‘Il servizio radiotelevisivo pubblico non è posto dove i singoli partiti vanno e mettono i loro personaggi, ma è un pezzo dell’identità politica e culturale del Paese’. Ma che bella filastrocca bambino Matteo”. Lo scrive ‘Il Mattinale’ ( www.ilmattinale.it ), la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati.
“A questo punto non si capisce – si legge ancora sulla nota politica degli azzurri – perché aspettare addirittura un anno di tempo per presentare in Parlamento questa meraviglia di disegno di legge che liberi la Rai dai partiti, come ama tanto ripetere. Visto che il Cda Rai scade ad aprile, non si poteva svegliare prima? Perché ridursi in zona Cesarini? Forse per trovare una disperata legittimazione alla scellerata scelta del decreto legge, completamente privo dei requisiti di necessità ed urgenza?”.
“A Matteo si sa le forzature piacciono tanto e arrivati a questo punto lui dice ‘Signori miei non c’è più tempo, mettiamo mano al decreto legge per liberare la Rai’. Per liberare la Rai da cosa? La proposta di riforma che avrebbe in mente Renzi – trasferire la proprietà a una fondazione, cui spetterebbe anche il compito di nominare i consiglieri d’amministrazione – non cancellerebbe la lottizzazione, non verrebbero meno le manine politiche sulla Rai, semplicemente la manina diventerebbe una sola. Eh no, tana per Renzi!”, conclude ‘Il Mattinale’.