Roma, 11 mar.(AdnKronos) – La posizione critica verso alcuni programmi Rai ritenuti antigovernativi da Verro, come si evince nella lettera del 2010 a sua firma, intendeva “legittimamente tutelare il Governo nella veste di soggetto politico istituzionale, nei confronti del quale, a prescindere dal soggetto che guida l’esecutivo, la Rai è tenuta alla correttezza e all’imparzialità della programmazione”. Lo sottolinea, ascoltato dalla Commissione di Vigilanza Rai, Antonio Verro.
Il consigliere fa notare inoltre come le sue valutazioni siano anche le “considerazioni messe in evidenza dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni che all’unanimità fin dal 2002 evidenziava che certi programmi si qualifichino per uno stile di conduzione e per un’articolazione editoriale che appare non rispondente ai criteri di obiettività, imparzialità e pluralismo dell’informazione del servizio pubblico, richiamando la Rai a rispettare le norme anche attraverso la presenza di soggetti portatori di opinioni differenziate”.
“La lettera – rimarca Verro – riporta la mia opinione personale circa il carattere non obiettivo di talune trasmissioni (peraltro espresse in forma dubitativa ‘temo, infatti, che…’). Credo trattasi di espressioni legittime e fisiologiche in un contesto privato, che si connettono e coincidono con le mie posizioni istituzionali assunte nella sede del cda, dove, come si evince dalla stessa lettera, la mia posizione era stata rappresentata nei medesimi contenuti senza tuttavia trovare, presso il consiglio, un esito adeguato”.