Home Nazionale Regionali: alle urne il 31 maggio, 7 sistemi voto per 7 Regioni/Adnkronos

Regionali: alle urne il 31 maggio, 7 sistemi voto per 7 Regioni/Adnkronos

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Roma, 3 mag. (AdnKronos) – In principio fu il ‘Tatarellum’, un sistema elettorale approvato nel 1995 e valido per tutte le Regioni che ebbe come relatore Pinuccio Tatarella. Poi, dopo una modifica costituzionale che ha riscritto l’articolo 122 della Carta, sono i singoli Enti a dotarsi ciascuno di una propria legge elettorale, che naturalmente presenta le sue peculiarità, nel rispetto di principi fondamentali stabiliti comunque dalla normativa statale. Così domenica 31 maggio Veneto, Toscana, Marche, Umbria, Campania, Puglia e Liguria andranno al voto con regole che varieranno da territorio a territorio, anche se l’ultima applicherà la disciplina nazionale varata dieci anni fa. Unico punto in comune, anche questo fissato dalla Costituzione e non modificato dai singoli Statuti, l’elezione diretta del presidente della Giunta regionale.
VENETO – La legge è del 2012 ed è un sistema proporzionale con premio di maggioranza variabile. Alla coalizione collegata al presidente eletto vengono infatti attribuiti il 60 per cento dei seggi se ha ottenuto almeno il 50 per cento dei voti validi. La percentuale di consiglieri attribuiti scende al 57,5 e al 55 se, rispettivamente, si è superato o non si è raggiunto il 40 per cento dei voti validi.
Le coalizioni sono su base regionale e sono composte da uno o più gruppi di liste provinciali. Previsto uno sbarramento al 5 per cento dei voti validi, che viene meno qualora la coalizione sia composta da almeno un gruppo di liste che ha superato il 3 per cento dei voti validi espressi a favore delle liste.