Home Attualità Reja carica l’Atalanta: “Abbiamo i mezzi per salvarci ma serve più sicurezza in campo”

Reja carica l’Atalanta: “Abbiamo i mezzi per salvarci ma serve più sicurezza in campo”

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Bergamo, 5 mar. – (AdnKronos) – “I mezzi ci sono, non è però facile subentrare e cambiare mentalità, ora contano solo i risultati. Voglio un’Atalanta più sicura che giochi fino al 90′ e non sia influenzata dal fatto di essere in vantaggio o in svantaggio. Abbiamo i mezzi per tirarci fuori dai guai. La situazione? Non è semplice entrare in sintonia ma bisogna iniziare subito, pure con la Lazio sono andato bene, abbiamo fatto trentasei punti in ventitré partite”. Edy Reja non è per nulla spaventato dalla prospettiva di prendere una squadra in corsa, e nella conferenza stampa di presentazione a Bergamo dice la sua sull’avventura appena cominciata con l’Atalanta che in classifica è quartultima con 23 punti ed è reduce da 4 sconfitte consecutive.
“Impegno e determinazione, serietà sul lavoro, ho accettato questo compito con grandissimo entusiasmo -prosegue il tecnico friulano-. Quando l’Atalanta mi ha chiamato, per le persone che compongono la società, non avrei potuto dire di no, abbiamo trovato un accordo nel giro di poco. Qui c’è una tifoseria passionale, il pubblico atalantino è sempre stato vicino alla squadra, chiedo che nei momenti di difficoltà il pubblico ci sia”. Pur essendo appena arrivato, Reja si è già fatto una opinione dell’ambiente e del gruppo: “La classifica è bugiarda, l’Atalanta è sempre stata all’altezza, in tutte le partite, non ha mai subito l’iniziativa dell’avversario -spiega il neo tecnico nerazzurro-. Spesso ha condotto la gara, poi ci sono purtroppo gli episodi. Calo fisico della squadra? Per ora non intendo cambiare metodologia, devi mantenere quello che è stato fatto prima. Non puoi creare situazioni drammatiche, fra due settimane c’è la sosta e li cambieremo. Per ora c’è grande motivazione, quando cambia il tecnico l’impegno è maggiore”.
Reja passa poi ad analizzare il modulo: “Alla Lazio ho utilizzato il 4-3-3, anche gli altri anni. Variavo qualche volta con il 4-2-3-1, che è un modulo utilizzato anche da Colantuono a cui va la mia solidarietà. In queste situazioni paga il tecnico, siamo grandi e vaccinati, sappiamo che siamo i primi a rimetterci, non so se riuscirò a modificare nel giro di due o tre giorni concetti, mentalità e approccio tattico. Per il momento un punto fisso è la difesa a 4”. Sul reparto da cui cominciare a lavorare per primo Reja preferisce fare un discorso più largo: “Faccio discorsi di squadra perché un reparto è condizionato dall’altro. Già in fase offensiva bisogna chiudere le traiettorie del pallone, bisogna mettersi in condizione di coprire la zona, in una squadra equilibrata queste cose non devono esistere”, evidenzia l’ex allenatore della Lazio. In cabina di regia, ballottaggio tra Cigarini e Baselli. “Penso al primo, credo Baselli sia più di una mezz’ala, è un giocatore di qualità importanti, potrebbe essere il mio Ledesma -conclude Reja non prima però di una battuta sul ‘tanque’ Denis e sull’apporto di gol che deve dare alla squadra-. Gli serve una fiducia totale, lo conosco, siamo stati insieme, anche a Napoli, negli ultimi anni ha giocato campionati eccezionali. Ha fatto moltissimi gol, spero di ritrovarlo, è quello che ci manca”.