Roma, 5 feb. (AdnKronos Salute) – “Le università italiane formano giovani e brillanti ricercatori, ma poi è difficile trattenerli e offrire loro strumenti indispensabili per svolgere efficacemente una ricerca che sia al tempo stesso una ricerca clinica e una ricerca di base. Questa iniziativa segna un punto di svolta affinché i giovani possano mettere la loro creatività intellettuale al servizio di molti malati, prendendosi cura di pazienti attualmente ben poco curabili”. Ad affermarlo è Paola Binetti, componente della XII Commissione Affari sociali della Camera, oggi a Roma nel suo intervento alla consegna di 40 borse di studio da 25 mila euro a giovani ricercatori. L’evento è stato promosso dalla Società italiana di farmacologia (Sif) e da Msd Italia.