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Rifiuti: Napoli, progetto impianto compostaggio a Scampia

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Napoli, 28 gen. (AdnKronos) – Napoli avrà un impianto di compostaggio in grado di lavorare 20mila tonnellate di rifiuti umidi l’anno. L’impianto, che sarà realizzato nel quartiere Scampia, sarà il risultato del progetto “Scampia – dai rifiuti una rigenerazione della società” presentato oggi dal sindaco Luigi de Magistris e dall’ad di Banca Prossima (Gruppo Intesa Sanpaolo) Marco Morganti e sfrutterà l’estrazione del biogas a freddo e senza emissione di sostanze e odori. Il biometano prodotto dall’impianto pilota di Scampia, calcolabile in 2 milioni di metri cubi l’anno, sarà utilizzato per consumo civico o per l’alimentazione della flotta degli automezzi Asia (società del Comune di Napoli responsabile della raccolta dei rifiuti in città). Inoltre, la parte solida dei rifiuti uscirà trasformata in compost di qualità destinabile a sostrato agricolo o per giardinaggio. Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi da un raggruppamento di soggetti locali, nazionali e internazionali, così da coprire tutte le componenti previste: cooperative di lavoro, imprese costruttrici e detentrici delle tecnologie di valorizzazione dei rifiuti.
Come da regole, il Comune, riscontrata a termini di legge la pubblica utilità, procederà a indire una gara europea per l’aggiudicazione dell’appalto del servizio. A sostegno del piano finanziario, il progetto potrà beneficiare degli strumenti di “finanza comunitaria” messi a punto da Banca Prossima, pronta a finanziare il progetto. Secondo il sindaco de Magistris “la ferma volontà dell’amministrazione di andare nella direzione dell’incremento della raccolta differenziata, e al conseguente sviluppo degli impianti a servizio della raccolta differenziata, trova oggi conferma anche dal mondo industriale e bancario, pronto a investire nella trasformazione della frazione umida raccolta in città in compost di qualità, individuando nell’incentivo della valorizzazione e trasformazione della materia raccolta e non nella sua pseudovalorizzazione energetica il vero investimento per il futuro”. Per la prima volta in Italia verrà emesso da Intesa Sanpaolo, e collocato dal Banco di Napoli, un nuovo strumento di “impact finance” denominato Tris (titolo di riduzione di spesa pubblica).
Per Morganti “oggi a Napoli si apre una strada importante per il nostro Paese e per il terzo settore. Un “Tris” sta alla finanza pubblica come il risparmio energetico sta all’energia tradizionale: in mancanza di fonti aggiuntive, la grande fonte è la riduzione dell’inefficienza della spesa. Ottenere questo risultato attraverso il terzo settore – conclude – vuol dire unire a un risultato economico brillante nuovi posti di lavoro e servizi per la collettività”.