Home Nazionale Riforme: Berlusconi fermo su no, da maggioranza forzatura inaccettabile (2)

Riforme: Berlusconi fermo su no, da maggioranza forzatura inaccettabile (2)

0

(AdnKronos) – A palazzo Grazioli, infatti, per ora le elezioni anticipate non vengono ritenute lo sbocco inevitabile in caso di crisi di governo. Renzi, come Enrico Letta, si è ritrovato a palazzo Chigi senza essere stato indicato dagli elettori, si ragiona negli ambienti azzurri, e in caso di sue dimissioni non potrebbe essere automatico, come accadde del resto con il suo predecessore, il ritorno al voto e l’ultima parola spetterebbe solo al Capo dello Stato.
Scenari per ora futuribili, mentre senz’altro più immediata è la scelta che dovrà prendere il presidente del Senato, Pietro Grasso, circa l’ammissibilità degli emendamenti all’articolo 2 del ddl sulle riforme. Forza Italia resta tuttavia alla finestra, aspettando di vedere come verrà sciolto il dilemma. Un atteggiamento attendista che è lo stesso con il quale si seguono il confronto, i tentativi di mediazioni e le pressioni in atto all’interno del Pd, che troveranno un momento culminante nella riunione della Direzione di lunedì prossimo.
Nel frattempo però si cerca di preparare la riorganizzazione del centrodestra, in vista anche di appuntamenti elettorali più o meno ravvicinati, a cominciare dalle Amministrative della prossima primavera. In queste ore sarebbe così maturata l’idea di dar vita agli Stati generali della coalizione, da tenersi a Milano e aperti a tutte quelle forze che intendono lavorare al rilancio della schieramento, a cominciare da Lega e Fratelli d’Italia.