Home Nazionale Riforme: M5S solleva caso missioni, in aula governo ‘fantasma’

Riforme: M5S solleva caso missioni, in aula governo ‘fantasma’

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Roma, 12 feb. (AdnKronos) – Sul cammino burrascoso delle riforme nell’Aula di Montecitorio si abbatte anche il caso missioni, sollevato dal M5S e rimbalzato sui banchi di Lega, Sel, Fdi, in linea con i dubbi dei grillini. Il deputato Davide Crippa ha infatti osservato “che ci sono diversi membri del governo che risultano in missione, ma che in realtà entrano ed escono dall’Aula al bisogno, pronti a votare se necessario”. L’attenzione, in particolare, va alla presenza del sottosegretario Ivan Scalfarotto, da stamani in Aula, ma ufficialmente tra i deputati in missione.
Tanto che Alessandro Di Battista la butta giu’ senza tanti giri di parole: ”Se il sottosegretario Scalfarotto e’ in missione, vuol dire che il governo non e’ presente in aula mentre si esamina le riforma della Costituzione”. Scalfarotto, fanno notare diversi esponenti dell’opposizione, è stato l’unico esponente del governo presente in Aula, esprimendo in più occasioni il parere dell’esecutivo sui diversi emendamenti. Da qui, la richiesta di annullare tutte le votazioni in cui il parere a nome del governo sia stato espresso da Scalfarotto.
In Aula interviene lo stesso sottosegretario, spiegando che “il non voto appartiene alle mie prerogative parlamentari e sono libero di decidere quando e se votare”. La presidente di turno, Marina Sereni, riconosce che la questione “merita un approfondimento della Giunta del regolamento”. Il deputato di Sel, Filiberto Zaratti, solleva la questione anche dei “70-80-90 deputati che risultano in missione. Nel momento in cui c’è una forzatura di questo tipo – dice – e si procede con la seduta fiume, a cosa serve che questi colleghi siano in missione anche di notte? Vengano qui”.