Home Nazionale Riforme: maggioranza minimizza, solo 153 voti? fisiologico (2)

Riforme: maggioranza minimizza, solo 153 voti? fisiologico (2)

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(AdnKronos) – (Adnkronos) – Al netto dei numeri sui voti segreti, con la scelta di ‘resistenza passiva’ delle opposizioni, i lavori procedono abbastanza velocemente sull’art. 10. Si riuscirà a chiudere in anticipo rispetto alle data del 13 ottobre? Al Senato nessuno si sbilancia. “Il tempo a disposizione delle opposizioni è quasi finito e se non ci fossero nodi ancora aperti, si potrebbero stringere i tempi”, si ragiona nel Pd.
Ma appunto ci sono nodi ancora aperti: la platea di elezione del capo dello Stato su cui va ancora trovato un accordo. E poi la questione delle norme transitorie ovvero la normativa per decidere come si eleggeranno i futuri senatori. “Qualcosa si sta muovendo”, si spiega. Lo stesso sottosegretario Luciano Pizzetti ha detto in chiaro ai cronisti che “non c’è una chiusura del governo” sul punto. Infine restano ancora da definire i punti inerenti a federalismo e titolo V.
A remare contro una chiusura anticipata sul ddl Boschi, ci sono anche altri impegni a cui è chiamata l’aula del Senato. Giovedì, ad esempio, l’aula dovrebbe essere impegnata dall’esame della nota di aggiornamento del Def. Ma la volontà di stringere è stata manifestata esplicitamente stamattina in aula dal capogruppo Pd, Luigi Zanda: “Chiedo alla presidenza – ha detto rivolto a Pietro Grasso- molto rigore nell’applicazione del regolamento e dei tempi stabiliti dalla capigruppo”.