Roma, 28 set. (AdnKronos) – “Siamo ancora in attesa di risposta sulla regolarità delle firme degli emendamenti di Calderoli”. Francesco Russo, senatore Pd, torna sulla richiesta al presidente Pietro Grasso, già avanzata la scorsa settimana in aula, per verificare la sottoscrizione della valanga di emendamenti (al momento sono ancora 75 milioni) presentati da Roberto Calderoli.
Si tratta di ‘firme elettroniche’ visto che il senatore leghista ha chiesto e ottenuto di presentare i propri emendamenti in forma digitale e non cartacea. Vista la mole, ci sarebbero volute tonnellate di carta.
“Noi rinnoviamo comunque la richiesta di controllare che le firme ci siano”, dice Russo all’Adnkronos. Un modo anche per arginare “il pericolo che si crei un precedente. Qui a palazzo Madama, ma la cosa vale anche per la Camera ovviamente”, aggiunge il senatore dem. “Comunque anche lo stesso Calderoli è consapevole della situazione…”. Il senatore leghista, infatti, avrebbe presentato parte degli emendamenti, quelli ‘veri’, come si è sempre fatto finora: in forma cartacea e con firma autografa.