Home Nazionale Roma: Arcigay, dopo anni ‘neri’ torna sole, ora Parlamento faccia sua parte

Roma: Arcigay, dopo anni ‘neri’ torna sole, ora Parlamento faccia sua parte

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Roma, 28 gen. (AdnKronos) – “Finalmente! Per Roma questo voto ha il senso di una liberazione”. Così Flavio Romani, presidente di Arcigay, esulta alla notizia del voto con cui l’assemblea capitolina ha istituito il registro delle unioni civili. “L’istituzione del registro è un messaggio di civiltà che i cittadini e le cittadine di Roma attendevano da tanto tempo – spiega Romani – l’assenza fino a oggi di segnali che connotassero la Capitale come una metropoli aperta alle differenze ha prodotto anni difficili, in cui il conto sempre in crescita delle discriminazioni e delle violenze non riceveva reazioni dalla politica, al di là dei soliti blandi rimproveri. Invece la politica deve avere l’ambizione di fare cultura, è la sua prima vocazione. Le politiche dell’inclusione, quelle dei diritti e del riconoscimento reciproco sono il primo vero antidoto all’incultura che genera violenza”.
”Oggi Roma, grazie alla tenacia del sindaco Marino e della sua maggioranza, spalanca le finestre e, dopo tanti anni ‘neri’, ci fa rivedere il sole, ricacciando nell’ombra quei rigurgiti di storia sudicia che nelle discriminazioni e nella violenza avevano trovato l’ambiente giusto per mettere radici e consolidarsi. È un giorno di festa insomma per la Capitale – sottolinea Romani – e la buona notizia si spera raggiunga le aule del nostro Parlamento, da cui attendiamo il pieno riconoscimento delle nostre identità, dei nostri orientamenti, delle nostre relazioni e delle nostre famiglie”.
”Nell’estenuante titubanza di un Paese che non sa imboccare con chiarezza la via del progresso, civile e sociale, sta il rischio per l’Italia di restare costantemente in bilico con il suo passato più terribile – conclude il presidente di Arcigay – quello da cui la nostra Carta costituzionale voleva, al contrario, metterci al riparo”.