Roma, 19 giu. (AdnKronos) – Era stato proprio l’amico, nell’ottobre scorso, a comporre il numero di pronto intervento del 113 e ad avvisare la Polizia di aver trovato il corpo senza vita di Francesco Masini, con il quale condivideva un alloggio di fortuna, un camper parcheggiato a piazzale del Verano. P.B., 49 anni, a distanza 8 mesi, è stato indagato in stato di arresto proprio per l’omicidio del senza fissa dimora. Dall’autopsia era emerso, infatti, che la vittima era deceduta a causa delle lesioni riportate in alcune zone del corpo, probabilmente causate da un corpo contundente.
Ricevuto il referto, gli investigatori si sono messi subito al lavoro e hanno ascoltato altre persone, senza fissa dimora, vicine a Masini. Altri accertamenti hanno evidenziato una chiara incongruenza tra le dichiarazioni rese dall’arrestato, in merito agli spostamenti effettuati in quel periodo, e i risultati dei tracciati telefonici abbinati alla sua utenza.
Raccolti tutti gli elementi di prova e di colpevolezza nei confronti di P.B., gli investigatori hanno chiesto e ottenuto dall’Autorità Giudiziaria l’emissione di un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita nella giornata di ieri, per l’omicidio del Masini.