Roma, 9 mar. (AdnKronos) – “In questa fase di forte recessione che vive il commercio romano, l’ampliamento delle modalità di vendita attraverso l’istituzione, addirittura programmata, di veri e propri nuovi mercati su suolo pubblico danneggia ulteriormente e pesantemente gli operatori su sede fissa”. Lo afferma Giovanna Marchese Bellaroto, presidente di Cna Commercio Roma, in una lettera indirizzata al sindaco, Ignazio Marino, in merito al proliferare di mercatini in molti quartieri di Roma.
Marchese Bellaroto fa notare che alcuni mercati, vere e proprie fiere straordinarie in base alla normativa vigente, siano stati invece autorizzati come “Manifestazione socio-culturale-commerciale”. “Chiedo all’amministrazione – continua il presidente di Cna Commercio Roma – di vigilare su una pratica, messa in atto da numerosi municipi, di autorizzare ‘Mercatini’ che si caratterizzano essenzialmente come un vero e proprio business per pseudo associazioni culturali, speculando sul basso costo della Osp che è quasi dimezzata rispetto a quello che dovrebbe essere se applicata se l’area fosse assegnata per uso commerciale”.
“Oltre al sindaco, abbiamo interessato su questo problema tutti gli organi competenti: l’assessore al Commercio, Marta Leonori e i vigili urbani – conclude – ai quali abbiamo chiesto di andare a verificare che queste manifestazioni autorizzate come socioculturali abbiano rispettato quella vocazione o diversamente, da come risulta a noi, abbiano fatto commercio esclusivo”.