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Roma: Rampelli (Fdi), due sindaci, democrazia sospesa

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Roma, 28 ago. (AdnKronos) – “Il pasticciaccio brutto dei due sindaci, Marino e Gabrielli, voluto da Renzi per evitare la sconfitta di Roma, dimostra che in Italia la democrazia è sospesa. Al fianco di un premier non votato dagli elettori, di un presidente della Repubblica di cui non si prevede l’elezione da parte dei cittadini nemmeno nella riforma costituzionale in corso, va ora in onda – forse mutuata dalla Chiesa cattolica che pure si trova per la prima volta con due papi – la messinscena di un sindaco e di un commissario prefettizio, anche loro contestualmente in carica”. È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale alla Camera, Fabio Rampelli.
“Dal prefetto Gabrielli – prosegue – ci si attendeva il pugno duro e parole inequivocabili sullo scioglimento dell’Assemblea capitolina per gravi inadempienze amministrative, salvandola dall’accusa mostruosa di infiltrazioni mafiose. Poteva essere la migliore soluzione anche per riscattare Roma agli occhi del mondo”.
“Sono stati preferiti i soliti stucchevoli minuetti da prima Repubblica, il pasticciaccio capitale, le sanzioni ai dirigenti amministrativi e la conferma del commissariamento del Municipio di Ostia, già avvenuto mesi fa. Ignazio Marino, prima di essere triturato nella morsa Renzi-Gabrielli, già delegittimato dalla decisione del CdM, abbia un sussulto d’orgoglio e si dimetta. Anche se non è stato capace di servire Roma può ancora servire la democrazia”, conclude Rampelli.