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Russia: fonti inquirenti, assassini di Nemtsov pagati 85mila dollari

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Mosca, 19 mar. (AdnKronos) – L’assassinio di Boris Nemtsov sarebbe avvenuto su commissione, con il pagamento di 5 milioni di rubli (85mila dollari) agli esecutori materiali, scrive l’agenzia Rosbalt citando fonti investigative. Zaur Dadaev, l’ex vice comandante del battaglione Sever delle forze speciali cecene, sarebbe stato contattato da persone oltraggiate dal sostegno espresso dall’oppositore ai vignettisti di Charlie Hebdo, e avrebbe usato i soldi ricevuti per coinvolgere le altre persone coinvolte nell’omicidio, hanno aggiunto le fonti.
Dadaev avrebbe spiegato agli inquirenti di aver ucciso Nemtsov non per la ricompensa ma per via delle sue convinzioni religiose, non così altri componenti della banda che aveva messo insieme. Gli inquirenti stanno vagliando l’ipotesi, già fatta emergere la scorsa settimana, che a ordinare l’assassinio sia stato Ruslan Geremeyev, esponente di un potente clan ceceno legato a Ramzan Kadyrov al momento ricercato, come ha scritto Kommersant.