Roma, 9 dic. (AdnKronos) – La latitanza dell’Occidente e i limiti dei sistemi democratici, che faticano a rispondere con la necessaria velocità alle sfide della storia contemporanea. Ecco perché si afferma la leadership di Vladimir Putin, un interlocutore indispensabile per combattere il terrorismo. E’ l’analisi sulla quale si sono ritrovati, partendo da prospettive diverse, Luciano Violante, Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello, intervenuti alla presentazione del libro di Gennaro Sangiuliano dedicato al presidente della Federazione russa.
Un leader, nota Quagliariello, che rispetto alla “latitanza dell’Occidente”, in particolare alla “vaghezza strategica” di Barack Obama, è “uno dei pochi che sa cosa vuole”. Anche perché, aggiunge Violante, “fa sostanzialmente da solo”, non deve fare i conti con “i limiti della democrazia”, vale a dire con la necessità di trovare “meccanismi di funzionamento” in grado di produrre decisioni con “velocità”.
Senza dimenticare, aggiunge l’ex presidente della Camera, che “la Russia ha una tradizione imperiale e Putin è dentro questa tradizione”.