Bruxelles, 1 giu. – (AdnKronos) – “E’ con preoccupazione e tristezza che vedo la Russia bloccata in una strategia di confronto e impegnata a promulgare le leggi che sono sempre più repressive della libertà di associazione. Ovviamente il mio impegno e quello della società civile europea non affievoliscono”. Henri Malosse, presidente del Cese, il Comitato economico e sociale europeo, che rappresenta le associazioni economiche e sociali di tutta l’Unione europea, commenta così l’inserimento del suo none nella lista nera dei politici e funzionari europei a cui è impedito l’ingresso in Russia.
“Resteremo aperti al dialogo per stabilire nuovi ponti tra i cittadini e per promuovere la ricerca di una soluzione per porre fine alla crisi”, spiega, ricordando le missioni in Ucraina a sostegno dei movimenti della società civile e la difesa del dialogo con la società russa.
“Non sono contento di aver scoperto il mio nome nella lista nera dei politici europei a cui è vietato l’ingresso in Russia. Sono l’unico presidente di un’istituzione europea a essere stato ostracizzato in questo modo. E’ forse una coincidenza che l’istituzione colpita sia anche quella che rappresenta la società civile?”, si chiede Malosse.