Home Attualità Sacconi, Jobs Act ha ripristinato percorso che aveva avviato Biagi

Sacconi, Jobs Act ha ripristinato percorso che aveva avviato Biagi

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Roma, 18 mar. (Labitalia) – “La legge Fornero aveva contraddetto il percorso di Biagi che con il Jobs Act viene invece ripristinato. Il punto d’arrivo deve essere uno Statuto dei Lavori fatto di regole semplici e di tutele proporzionate più che al carattere formale del rapporto, dipendente o indipendente, al grado di dipendenza socio-economica del lavoratore”. Lo dice a Labitalia Maurizio Sacconi, ex ministro del Lavoro e presidente della XI commissione del Senato, tracciando un bilancio dell’eredità lasciata da Marco Biagi, a 13 anni dalla sua tragica scomparsa. La cifra più forte dell’eredità di Marco Biagi, quella che i suoi assassini non sono riusciti a sconfiggere, sta, “prima ancora dei contenuti, nel metodo riformista che sa coniugare valori, visione e azione”, dice Sacconi.
“E’ utile ricordarlo -spiega- in tempi nei quali la mediazione sui contenuti e’ spesso cinica. Il valore di riferimento per Marco era la centralità della persona nella sua attitudine alla socialità, ad unirsi con altri in corpi sociali”.Ma Biagi ci ha anche lasciato “la visione uno Statuto leggero con rinvio sussidiario agli accordi tra parti, in particolare aziendali e individuali: l’azione consisteva in norme urgenti per incoraggiare l’emersione e la produzione di lavori regolari”, spiega Sacconi.
Oggi il Jobs Act si pone “in piena coerenza” nel solco degli studi e del lavoro di Biagi, sostiene Sacconi, “perché unisce flessibilità e sicurezza, pluralità delle forme contrattuali, nuovo contratto permanente flessibile e migliori ammortizzatori, politiche attive fondate sulla libera scelta da parte del lavoratore dei servizi di accompagnamento al lavoro, integrazione tra scuola e lavoro per l’occupabilità”.