Milano, 15 gen (Adnkronos) – Nelle “dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem spa” sono indicati “elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo” pari a 85,9 milioni di euro per il 2008 e a 54,3 milioni per il 2009. E’ quanto emerge dall’avviso di chiusura indagini dell’inchiesta milanese sul presunto pagamento di tangenti in Nigeria, che vede indagate le società Eni e Saipem e otto persone, tra le quali l’ex ad di Eni Paolo Scaroni.
Il calcolo deriva dalle contestazione di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici mossa dai magistrati nei confronti di sei degli indagati, i quali avrebbero concorso nel registrare nella”contabilità di Saipem ingenti costi di intermediazione derivanti” da due contratti sottoscritti con Pearl Partners nel 2007 e nel 2009 che non sarebbero stati effettivi ma un sistema per pagare le tangenti al ministro algerino dell’Energia e al suo entourage, in cambio di contratti per Saipem da 8 miliardi di euro e altri vantaggi per Eni.