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Salute: il segreto per arrivare a 100 anni? Avere tanti amici

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Roma, 17 apr. (AdnKronos Salute) – Gli amici sono davvero un’ancora di salvezza. Anzi, più ne hai, più la tua vita sarà sana, felice e lunga. Ma la cattiva notizia è che non contano gli amici virtuali sui social network come Facebook e Twitter: deve trattarsi di persone vere. Ne è convinta una celebre psicologa canadese, Susan Pinker, autrice del libro ‘The Village Effect’, che cita il caso di un piccolo villaggio sardo, nelle montagne del Gennargentu: Villagrande Strisaili. Qui, nonostante la vita non sia proprio semplice, c’è una concentrazione di centenari e ultracentenari che supera di gran lunga la media dei Paesi occidentali. “Molti restano fisicamente e mentalmente attivi fino a 80-90 anni, e vivono in casa con le loro famiglie”.
Fra le sorprese riservate dall’enclave sarda, l’esperta cita il fatto che gli uomini qui sono longevi come le donne, e sovente arrivano a spegnere più di 100 candeline. Se le ricerche inizialmente hanno ipotizzato che il merito di questa eccezionale lunga vita fosse del clima, della dieta o della genetica, secondo Pinker la chiave di questa estrema longevità si cela più in profondità: gli antenati degli abitanti di questo paesino arrivarono in questa terra isolata tra 5 mila e 10 mila anni fa.
Fin da allora, a causa dell’isolamento di quest’area, tutti aiutavano tutti. Un fenomeno chiamato ‘reciproco altruismo’, che ha rinsaldato i legami fra la popolazione e si è cementato nei secoli, influendo anche sul sistema neuroendocrino e sugli ormoni degli abitanti. Così ora chi vive in questo paesino sardo è ‘geneticamente selezionato’ per creare legami e coltivarli per il resto della vita.
E’ il caso di zia Teresa, una centenaria (nata nel 1012) che ancora fa una vita attiva e ama chiacchierare, intervistata dalla psicologa. Secondo la sua vicina Marietta (100 anni anche lei), il segreto della loro longevità è “nella volontà di Dio”, ma per zia Teresa questo accade piuttosto “perché mi amano tutti”. Ebbene, secondo la psicologa, la centenaria sarda con la sua delicata ironia ha colto nel segno, individuando ‘the village effect’: se sei circondato dagli amici, che sanno tutta la tua storia e comprendono le tue sofferenze, ma soprattutto sono pronti ad aiutarti davvero, allora ti sentirai più al sicuro e più felice.
Lo dimostrano anche ricerche condotte sui vedovi, ricorda l’esperta. E altri studi condotti su stili di vita differenti. L’assenza di tecnologia a Villagrande Strisaili non è la prima ragione per i forti e saldi legami sociali presenti fra gli abitanti: di sicuro influisce di più il fatto che si tratta di una piccola comunità in cui è più facile conoscere tutti, aggiunge l’esperta. Ma anche per chi non vive fuori dal mondo è utile poter contare su un certo numero di solide relazioni.
“Le donne sposate hanno il 50% in meno di rischio di mostre prematura rispetto alle single. E anche per gli uomini il matrimonio è un elisir di lunga vita: quelli sposati vivono sette anni più dei coetanei single”. Attenzione però: le donne beneficerebbero del fatto di avere diversi legami importanti ancora più degli uomini. L’esperta invita dunque a coltivare i rapporti personali, faccia a faccia, con persone a cui teniamo e che tengono a noi. Insomma, conviene ricreare una sorta di villaggio in miniatura, un microcosmo su cui possiamo contare. Questo, dice, ci permetterà di imparare la lezione dei centenari sardi e di vivere una vita ricca e lunga. Grazie a ‘the village effect’.