Home Nazionale Salute: tra buonumore e ansia gli strani effetti dell’estate di San Martino

Salute: tra buonumore e ansia gli strani effetti dell’estate di San Martino

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Roma, 12 nov. (AdnKronos Salute) – Piante che fioriscono su terrazzi e giardini, farfalle e temperature miti, addirittura allergie che ritornano. Questa lunga estate di San Martino, che per i meteorologi potrebbe ancora durare per giorni, “crea negli italiani delle risposte emotive contrastanti. Da una parte il fatto di poter godere del sole e di temperature miti migliora il nostro umore, ci permette di stare all’aperto e questo migliora i livelli di serotonina e il nostro umore. Ma dall’altra parte questo fenomeno associato all’estate appena passata può scatenare anche dell’ansia”. Lo spiega all’AdnKronos Salute Paola Vinciguerra, psicoterapeuta presidente Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico.
Gli esseri umani “vivono nel loro profondo, chi più chi meno, delle sensazioni emotive di minaccia spesso calmate dal controllo, dalla prevedibilità degli accadimenti, dalla ritualità. Questo cambiamento climatico, che ci ha fatti passare dal caldo torrido alle piogge torrenziali che in piena estate hanno anche prodotto vittime, all’attesa dell’autunno/inverno che non arriva, cambia lo schema di quello che ‘normalmente succede’. Quando ci si trova di fronte a fenomeni che non seguono il loro andamento ‘classico’ e prevedibile, si accende una sorta di aspettativa negativa, di senso di minaccia che supera di gran lunga l’effetto piacevole, come in questo caso, del cambiamento”.
“Insomma, per stare tranquilli abbiamo bisogno di prevedibilità, ritualità. Così dobbiamo capire che tutti i cambiamenti producono allarme – dice la psicoterapeuta – con le conseguenti risposte di aumento dell’ansia, della depressione, di insonnia e irritabilità. Ecco perché l’idea che il mondo ci si stia ‘rivoltando contro’ è un’affermazione ricorrente che si sente spesso pronunciare, mentre meno spesso si sente dire ‘che bello, fa caldo e l’inverno sarà meno duro’. Per gli esseri umani – conclude Vinciguerra – è molto più importante che le cose avvengano secondo le previsioni, rispetto al fatto che il cambiamento potrebbe essere migliore”.​