Home Nazionale Sanità: in Italia 30-40% ospedali e Asl a ‘emissioni zero’ (2)

Sanità: in Italia 30-40% ospedali e Asl a ‘emissioni zero’ (2)

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(AdnKronos Salute) – Gli impianti di cogenerazione sono centrali a metano che producono energia elettrica e termica (sia caldo che freddo). Ma non sono la sola tecnologia: “In molte realtà italiane ci sono esempi di centrali a biomassa in ospedali fuori dai centri abitati; il solare termico o fotovoltaico dove ci sono ampie metrature per i pannelli”, osserva Pedrali, direttore del Dipartimento tecnico dell’azienda ospedaliera universitaria S.Orgola-Malpighi di Bologna. Qui sarà presto attiva una nuova centrale di trigenerazione energetica che permetterà un risparmio di energia corrispondente al 27% dei consumi energetici attuali della struttura. Ed eviterà l’emissione di 1.589 tonnellate di CO2 equivalente ogni 12 mesi di attività.
La Siais ha lanciato nel 2012, come partner italiano, il Progetto europeo ‘Res-Hospitals’, ospedali verso emissioni zero con l’energia rinnovabile. “L’obiettivo – racconta Pedrali – è ridurre le emissioni di anidride carbonica nei 15 mila ospedali esistenti in Ue. Vi hanno partecipato l’Asl di Asti, come coordinatrice; l’ospedale della Versilia (Usl 12 di Viareggio), uno dei capofila in Italia in questo campo; il policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna, e l’Asl di Rieti”.
L’Europa ha fissato da tempo l’obiettivo del 20% per la riduzione al 2020 delle emissioni, alla luce del dato che vede il settore ospedaliero in Ue assorbire il 5% del fabbisogno di energia. Sul fronte dell’ecosostenibilità l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze è stata la prima struttura bioclimatica d’Italia, con una serra bioclimatica-fotovoltaica. Il nuovo ospedale di Pistoia è stato invece progettato per eliminare gli sprechi: per luce, acqua e riscaldamento e aria condizionata sono state adottate soluzioni eco-compatibili.