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Sanità: ministero, 8 Regioni in regola sui Lea

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Roma, 12 no. (AdnKronos Salute) – Sono otto le Regioni in regola sui Lea (Livelli essenziali di assistenza) sulle 16 monitorate dal ministero della Salute: Basilicata, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Umbria e Veneto. Superano le verifiche su 38 adempimenti a pieni voti, secondo la fotografia scattata dal Rapporto del ministero della Salute sul monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e sull’efficienza del sistema sanitario italiano per l’anno 2013.
Le Regioni oggetto di valutazione sugli adempimenti da assolvere in tema di Livelli essenziali di assistenza (Lea) per il 2013 sono sedici: quelle a statuto ordinario più la Sicilia. Ossia quelle che hanno accesso al fondo sanitario, di cui viene decurtato il 3% se risultano inadempienti (o il 2% nel caso di Regioni adempienti nell’ultimo triennio).
Se 8 sono risultate in regola, nelle altre otto Regioni (Lazio, Campania, Puglia, Abruzzo, Molise, Piemonte, Sicilia, Calabria), che hanno sottoscritto un Piano di rientro, “pur rilevando un progressivo miglioramento per quanto riguarda la riorganizzazione del sistema informativo e delle reti assistenziali – evidenzia il report – persistono significative inadempienze, tra cui quelle relative alla riorganizzazione dei punti nascita, cure palliative, prevenzione, riorganizzazione della rete dei laboratori”. Situazione particolare in Basilicata e Umbria: ad entrambe il ministero ha chiesto di rispondere, entro il primo semestre 2015, a una prescrizione per l’attuazione di quanto previsto per la riorganizzazione e la messa in sicurezza dei punti nascita. Analoga prescrizione riguardava, per la sola Basilicata, la riorganizzazione della rete laboratoristica.
Nel corso del 2014, tutte le Regioni hanno inviato, la documentazione necessaria. Per il 2013 sono stati certificati 38 adempimenti, di cui alcuni articolati in più sezioni, per un totale di 48 valutazioni, che sottendono alle aree tematiche del Sistema sanitario regionale. Tra le principali vengono individuate: la sanità pubblica, l’erogazione dei Lea, l’assistenza ospedaliera, l’assistenza territoriale, la contabilità analitica, la certificabilità dei bilanci sanitari, i flussi informativi, l’assistenza farmaceutica, la prevenzione in sicurezza alimentare e la sanità pubblica veterinaria.
Il ministero della Salute ha pubblicato anche un secondo Rapporto che riguarda uno specifico adempimento (Mantenimento erogazione Lea), monitorato attraverso un insieme di 32 indicatori che gli operatori chiamano ‘Griglia Lea. Questo sistema consente sia di individuare per le singole realtà regionali quelle aree di criticità in cui si ritiene compromessa un’adeguata erogazione dei livelli essenziali di assistenza, sia di evidenziare i punti di forza della stessa erogazione. Ebbene, nel 2013, sulle sedici Regioni monitorate, sono 9 quelle adempienti in base alla griglia: Toscana, Emilia R., Piemonte, Marche, Veneto, Lombardia, Liguria, Umbria, Sicilia. Sono invece adempienti con impegno su alcuni indicatori: Abruzzo, Lazio, Basilicata, Molise, Calabria, Campania, Puglia.
“Rispetto al 2012 – sottolinea il ministero – si osserva un miglioramento per la Sicilia, che avendo assolto gli impegni previsti risulta adempiente, e per la Campania, che passa da una situazione critica a un livello in cui, assolvendo alcuni impegni, può diventare adempiente. Ciò evidenzia l’effetto positivo del programma di supporto alle Regioni attraverso i Piani di rientro. Diversamente si registra un complessivo peggioramento per Lazio e Basilicata, che passano da una situazione di adempienza ad una adempienza con impegno”.
Anche nel 2013 emerge “un’importante variabilità del mantenimento nell’erogazione dei Lea sia all’interno della stessa Regione che tra le diverse Regioni”. Rispetto al 2012 si conferma il trend in diminuzione dei ricoveri ospedalieri per tutte le Regioni, e l’aumento dell’appropriatezza dell’assistenza ospedaliera erogata, già osservati rispetto all’anno 2011.
Le note negative riguardano la copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per una dose di vaccino contro morbillo, parotite, rosolia – avverte il report del ministero – e contro l’influenza nell’anziano, che fanno registrare un complessivo peggioramento in tutto il paese. La percentuale di parti cesarei primari è ancora elevata e in particolare in alcune realtà regionali si osserva addirittura un aumento dei valori percentuali; anche la percentuale di pazienti con frattura del femore operati entro 2 giorni non raggiunge ancora livelli soddisfacenti pur osservando in alcune Regioni un netto miglioramento.
In conclusione, gli esperti sottolineano la necessità “di monitorare il mantenimento dell’erogazione dei Lea per tutte le Regioni, andando oltre la valutazione dell’adempienza complessiva ovvero analizzando, attraverso gli indicatori della ‘Griglia Lea’, le singole aree che la compongono. L’aggiornamento annuale del set di indicatori rende flessibile la ‘Griglia’ – concludono – capace di adattarsi ai nuovi indirizzi politici-programmatori e in grado di intercettare gli aspetti che via via si individuano come più rilevanti per l’erogazione dei Lea”.