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Sanità: obesità costa 300 euro al giorno a paziente, Tavolo tecnico ministero

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Milano, 4 giu. (AdnKronos Salute) – “In Italia ogni paziente obeso ha un costo pari a 300 euro al giorno”, e “il 93% della mortalità totale è legata alle malattie non trasmissibili fra cui patologie cardiovascolari, tumori, diabete e obesità”. Tutte voci legate a problemi nutrizionali che colpiscono 17 milioni di connazionali producendo una spesa annua non inferiore ai 30 miliardi di euro, con un trend in crescita. Lucio Lucchin, past president dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (Adi), fotografa così le 2 facce – sanitaria ed economica – di un’emergenza ormai pandemica. Per “cercare finalmente di trovare soluzioni concrete – annuncia l’esperto – il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha autorizzato l’avvio di un Tavolo tecnico che recepisce il senso del nostro Manifesto per Expo”.
Il documento, presentato alla stampa oggi a Milano, si intitola ‘Manifesto delle criticità in nutrizione clinica e preventiva per il quadriennio 2015-2018’ e punta i riflettori sui 10 ‘nodi’ da affrontare in via prioritaria “per evitare – spiega Lucchin, padre dell’iniziativa – che le malattie da cibo si trasformino in un boomerang sociale. Pensiamo solo che, in termini di aggravio economico a livello mondiale, la sola obesità si colloca al terzo posto dopo il fumo di sigaretta e le guerre e il terrorismo. Così abbiamo messo nero su bianco ‘Le prime 10 sfide italiane'”, come vengono chiamate nel rapporto patrocinato da Padiglione Italia, elaborato e sottoscritto da 19 società scientifiche, 12 università, 6 Fondazioni e centri di ricerca, e 5 associazioni di cittadini e pazienti. “Un network molto bello e costruttivo, forse il primo così ampio nato in Italia”, sottolinea il presidente di Adi, Antonio Caretto.
“Le problematiche nutrizionali – avverte Caretto – anche nel nostro Paese hanno un peso sanitario ed economico fortissimo e in crescita, che va però affrontato con un lavoro multidisciplinare in grado di coinvolgere tutti gli attori del sistema a più livelli: medico, ma anche socio-culturale. In un momento di recessione che obbliga a razionalizzare gli investimenti – prosegue l’esperto – ci è sembrato importante centrare le problematiche prioritarie su cui puntare le risorse disponibili, e inquadrarle in un Manifesto per dare loro una base scientifica”.
Se da un lato il documento si rivolge alle Istituzioni, dall’altro è destinato ai cittadini. E proprio per ‘agganciarli’, i promotori del Manifesto hanno colto l’occasione di Expo 2015 (la presentazione ufficiale dell’iniziativa è in programma l’8 agosto presso Padiglione Italia) e del suo slogan ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’. “In questo periodo di crisi, mentre diminuiscono sempre di più anche i centri territoriali di dietetica e nutrizione clinica, Expo ci offre una chance per dire la nostra al grande pubblico”, aggiunge il numero uno dell’Adi. “Siamo convinti che questa Expo sia l’Expo delle famiglie – commenta Cesare Vaciago, direttore generale di Padiglione Italia – e in questo senso il tema medico che si intreccia con l’alimentazione esercita un interesse profondo e determinante”.