Torino, 24 lug. (AdnKronos Salute) – Si è chiuso con due condanne il processo di primo grado per le protesi mammarie prodotte dalla Pip, ditta francese chiusa nel 2010, finite nella bufera in Francia e in altri Paesi europei perché sarebbero pericolose per la salute. Il Tribunale di Torino ha condannato a quattro mesi per frode in commercio il fondatore della Pip, Jean Claude Mas, e un ex dirigente dell’azienda francese, Claude Couty.
Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Manuela Pedrotta che ha lavorato al caso con il pm Raffaele Guariniello, le protesi sarebbero state riempite con un gel diverso da quello descritto nel fascicolo tecnico e per il quale la Pip aveva la certificazione Ce. I due imputati invece sono stati prosciolti per intervenuta prescrizione dall’accusa di aver immesso sul mercato italiano protesi pericolose per la salute delle pazienti.